E’ con un impegno deciso per il rinnovamento delle istituzioni che i Capitani Reggenti, Fausta Morganti e Cesare Gasperoni, hanno aperto il loro semestre. Un mandato reggenziale teso a perseguire un obiettivo importante che si deve affiancare ad un ammodernamento in campo economico e sociale. “Crediamo – ha affermato la Reggenza - ci siano le condizioni per un dialogo proficuo fra le diverse parti politiche e che il Governo possa ancora dare un contributo al confronto. La nostra – ha aggiunto – non è la formulazione di un auspicio, ma la volontà di portare un contributo a quella che riteniamo una precisa urgente necessità”. Un traguardo per il quale i Capi di Stato non chiamano solo in causa le rappresentanze parlamentari, ma anche le istituzioni culturali, come Scuola e Università, attraverso la loro funzione di crescita e di arricchimento dell’esercizio della nostra Sovranità nelle scelte istituzionali, economiche e sociali. Agli altri poteri dello Stato l’esortazione a condurre, in forma sempre più autonoma e responsabile, quella azione di autogoverno, di reciproco rispetto, di mutua collaborazione. Ma quello delle riforme istituzionali non è l’unico impegno dei nuovi Capitani Reggenti; a questo si aggiunge le volontà di portare a chiarimento e soluzione la cosiddetta “questione morale”, attraverso l’adozione da parte del Consiglio Grande e Generale del Codice Etico, già tracciato nelle sue linee essenziali. “Questo – ha asserito la Reggenza - accompagnerà le nuove regole che dovranno interessare oltre all’operatività del Consiglio Grande e Generale e del Congresso di Stato anche la Pubblica Amministrazione”.
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