Come preannunciato dal Segretario alla Giustizia, la Legge Qualificata sull'ordinamento giudiziario verrà licenziata nel Consiglio di dicembre. “Ci faremo trovare pronti per le visite degli organismi internazionali”, dichiarava Ugolini nella conferenza stampa del Congresso di Stato, ricordando la scadenza di marzo data dall'organismo anticorruzione del Consiglio d’Europa. In Ufficio di Presidenza, però, si alzano le rimostranze dell'opposizione, che chiede più tempo sulle maggiori criticità, per risolvere in primis il disequilibrio fra i poteri dello Stato, con il rischio – avverte - di un tribunale senza controllo. Forti le critiche all'ultima bozza del testo. Dopo il confronto, restano le distanze sui nodi cruciali. “Si va avanti come caterpillar al solito metodo della maggioranza dei 44. Non è assolutamente comprensibile come una riforma che ha natura costituzionale e tanto significativa per il rapporto con gli altri poteri debba essere affrontata con questa superficialità”, attacca Giuseppe Maria Morganti. "Chiediamo che i punti cruciali che abbiamo rilevato possano essere definiti all'interno di un ragionamento serio, non attraverso quattro paroline che modificano in maniera peggiorativa il testo, tant'è che riguardo alle ragioni di incompatibilità da noi sollevate, adesso si prevede addirittura che gli avvocati possano essere nelle commissioni che nominano i giudici. Stiamo toccando il parossismo”. Rf ricorda come le proposte di modifica siano state richieste anche da altri partiti di Governo, con l'auspicio di Domani Motus Liberi e di altri consiglieri di maggioranza di un testo il più possibile condiviso nei tempi che richiede la visita del Greco, “che sarà a marzo, non domani mattina”, provoca Andrea Zafferani. “A quanto pare non è possibile aspettare. La Segreteria tira dritto, lo porta in dicembre, a queste condizioni il confronto non sarà evidentemente possibile, gli auspici delle forze di maggioranza saranno disattesi”, commenta Zafferani. “Ci chiediamo cosa ci sia dietro per avere una fretta di questo tipo. Ci sono patti da rispettare che richiedono che non si possa aspettare nemmeno un mese per potersi confrontare adeguatamente?”.
"Abbiamo raccolto le riflessioni di tutte le componenti coinvolte e di maggioranza e opposizione" - ha dichiarato martedì il Segretario Ugolini, aggiungendo che "quello che ne è scaturito è un progetto che ha al centro il bilanciamento fra i poteri dello Stato".
I lavori del Consiglio si apriranno martedì 30 novembre e proseguiranno fino a martedì 7 dicembre. Dopo una pausa l'Aula tornerà a riunirsi lunedì 13. All'ordine del giorno, oltre alla legge sull'ordinamento giudiziario, anche il “Rendiconto Generale dello Stato e degli Enti Pubblici per l’esercizio finanziario 2020”; i Bilanci di Previsione per il 2022 e Bilanci Pluriennali 2022/2024. Arriva anche la Relazione conclusiva della Commissione Consiliare d’Inchiesta sulle crisi bancarie ed eventuali deliberazioni.