In udienza dalla Reggenza gli ospiti della conferenza sul costituzionalismo nei Piccoli Stati

Riconoscimento al ruolo della Commissione di Venezia rispetto “all'adozione di costituzioni conformi agli standard europei” e nella verifica sull'implementazione delle norme: "Come le idee, dicono, anche le Istituzioni camminano sulle gambe degli uomini"

A Palazzo Pubblico ci sono tutti i protagonisti dell'evento fortemente voluto dalla Segreteria agli Esteri e dalla Commissione di Venezia, sotto il patrocinio del Consiglio d'Europa. Proprio il Segretario Luca Beccari presenta ai Capi di Stato il valore culturale della conferenza internazionale, come dei giuristi e degli esperti che si sono confrontati sulle peculiarità degli ordinamenti e delle costituzioni dei Piccoli Stati, nell'orizzonte europeo. Un evento che dà lustro al Paese e suona come un riconoscimento al percorso di riforme intrapreso da San Marino, certificandone il ruolo centrale e l'autorevolezza all'interno del Coe, a 30 anni dalla adesione, e aprendo ad una forma di dialogo nuovo.

Nel suo intervento, il Presidente emerito della Commissione di Venezia, Gianni Buquicchio, tocca i temi della pace e della libertà, dei principi e dei valori fondamentali per la Repubblica, e ricorda il legame con San Marino partendo dalla sua recente presenza sul Titano, in occasione dei 20 anni del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme. Nel riconoscere nella conferenza una occasione per riflettere sulle specificità delle costituzioni dei Piccoli Stati e approfondire le strategie per una sempre maggiore conformità agli standard europei, la Reggenza evoca altre due importanti ricorrenze per la Repubblica: il 50esimo anniversario della Carta dei Diritti e il 35esimo della ratifica della “Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali”, che diede poi la spinta alla revisione costituzionale del 2002.

Passaggio importante – dicono Francesca Civerchia e Dalibor Riccardi – che ha uniformato San Marino alle norme delle dichiarazioni o degli accordi internazionali in tema di libertà e diritti, rendendoli prevalenti sulle norme interne, ma soprattutto elevandoli a norma costituzionale. Richiamano il percorso di riforme istituzionali che il Paese intende affrontare, auspicando confronto e assistenza dalla stessa Commissione di Venezia. Nel ringraziare il Rappresentante speciale Buquicchio e il membro per San Marino, Fabio Giovagnoli, ricordano il ruolo chiave della Commissione nel “consolidamento delle istituzioni democratiche, nell'affermare il primato del diritto, nell'adozione di costituzioni conformi agli standard del patrimonio costituzionale europeo”. Ancora, la sua funzione nel “verificare l'effettività di ogni soluzione normativa adottata dagli Stati, laddove ogni riforma ancorché perfetta nella sua struttura, ha necessità di implementazione: "come le idee – dicono – anche le Istituzioni camminano sulle gambe degli uomini”.

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