Incontri politici: condivisione generale sulla finanziaria
Una condivisione nell’impostazione globale, la filosofia ispiratrice ma nulla di più. Così i rappresentanti delle 5 forze politiche sedute allo stesso tavolo per ricercare le condivisioni e conseguentemente una nuova maggioranza, hanno definito i colloqui di oggi, improntati tutti all’analisi della legge finanziaria. Giovedì prossimo il bilancio revisionale e programmatico dello Stato dovrà essere presentato in prima lettura in Consiglio Grande e generale e, di fatto, si manifesta una situazione del tutto simile a quella di un anno fa, quando la questione era sempre collegata alla presentazione della finanziaria. Considerato che questa legge rappresenta l’impegno di un anno dell’esecutivo, sia sotto il profilo economico che politico, sarà importante verificare chi la voterà. Tra le parti, stando alle indiscrezioni, sembra prendere corpo l’idea di un maxi emendamento, un correttivo cioè da apportare al provvedimento finanziario tra la prima e la seconda lettura. Un accordo preciso sulle cose da fare che lascerebbe presagire un largo appoggio. Ma il nodo da sciogliere, lo scoglio vero, resta il voto estero. Sulla impostazione democristiana Alleanza Popolare ha dimostrato la sua contrarietà ponendo la questione come determinante per la prosecuzione del confronto e quindi ventilando una possibile rottura, una posizione simile è quella di rifondazione comunista, che non condivide la proposta DC, più sfumato l’atteggiamento dei democratici che evidenziano la necessità di un correttivo ma invitano a privilegiare il dialogo e la mediazione, lasciando intendere che le condizioni ci sono perché si possa trovare un punto d’intesa che metta d’accordo le parti.
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