Dopo il faccia a faccia sulle tematiche sociali, Governo e sindacato nuovamente a confronto per concordare le tematiche oggetto di discussione sul mercato del lavoro. Tra i principali nodi da sciogliere – fa sapere la CSU - la regolamentazione dei lavori atipici, il superamento delle illegalità nella gestione del mercato del lavoro, la legge sul collocamento, una maggiore trasparenza nei contratti di consulenza e collaborazione e la formazione professionale. Anche il problema dei frontalieri esige risposte chiare e immediate, data la situazione di ampia precarietà che caratterizza tanti lavoratori occupati in territorio. A ciò si aggiunge la questione della doppia imposizione fiscale che scatterà materialmente tra meno di un mese. Chiediamo di conoscere – dichiara il vice segretario della CDLS Giorgio Felici - quali misure il Governo intende intraprendere con l’Italia per ottenere il rispetto degli impegni assunti nel 2002, ossia l’applicazione dell’articolo 20 dell’Accordo di Cooperazione con l’Unione Europea. Per il segretario della Csdl Giovanni Ghiotti è importante che questi tavoli di confronto producano in tempi rapidi dei provvedimenti condivisi, efficaci e risolutivi. L’instabilità politica degli ultimi anni – sostiene - ha creato una sorta di anarchia nella gestione del lavoro, aggravando di fatto le diverse problematiche. Da parte nostra – conclude Ghiotti – siamo pronti a fornire, su ogni tematica, il nostro contributo in termini propositivi e progettuali. Ora dunque l’ultima parola spetta al Governo che deve avanzare proposte e strategie di intervento nel più breve tempo possibile per dare impulso e avviare una seria riforma del mercato del lavoro.
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