C’era soprattutto la necessità di capire su che basi instaurare il dialogo sul settore pubblico. Nelle intenzioni del governo c’è la volontà di ritrovare la filosofia del tavolo tripartito, massima concertazione sulle cose da fare. Ma la priorità resta la manovra economica, che interverrà necessariamente su diversi ambiti: pensioni, fiscalità, tariffe. Interventi che vedono il supporto della maggioranza e una votazione in Consiglio. Il sindacato è disponibile al dialogo, a sedersi a un tavolo per il rilancio del sistema, ma non a queste condizioni: “se aumentano le tariffe non si possono lasciare fermi gli stipendi”. Preoccupa il precariato, che rischia di diffondere il malcontento nel settore pubblico. Il rischio è il conflitto sociale. “Il precariato è un problema, per l’esecutivo, inserito in quello più generale del calo delle entrate e della situazione del settore privato”.
Giovanna Bartolucci
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