Mario Monti ha ottenuto più di quanto sperasse dall’incontro con Nicolas Sarkozy “Il 20 gennaio io e Angela Merkel saremo a Roma”; l’asse Berlino-Parigi potrebbe diventare ‘trilaterale” con l’inserimento dell’Italia. Un riconoscimento che tranquillizza il premier italiano, nervoso alla vigilia degli incontri parigini con il primo ministro Francois Fillon e, poi, con il presidente Nicolas Sarkozy. Per Monti importante era tranquillizzare mercati e investitori facendo capire che il sistema Europa offra garanzie sufficienti e che l’Italia merita più fiducia. Insomma il presidente del consiglio alle prese con una mossa strategica sulla scacchiera dell’economia. Potrebbe essere l’unione fiscale dell’Ue. Ed è proprio questo uno dei nodi che Monti ha cercato di sciogliere negli incontri oggi a Parigi e mercoledì a Berlino. Positivo il primo appuntamento con Fillon “Lavoriamo mano nella mano, lo faremo anche con la Germania, tutti insieme verso la costruzione di una Europa più solida, più coesa” ha detto Monti. La crisi ha evidenziato le debolezze, squilibri interni che rendono più gravi i singoli debiti sovrani, comunque inferiori a quelli di Stati Uniti, Inghilterra e Giappone ma sono le divisioni che li rendono più problematici”. Poi l’appuntamento, forse insperato, a tre fra due settimane a Roma.
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