Ingrid Casali: La scuola, sinonimo di Istruzione e Cultura
Che noia mortale e che sdegno sentire queste dichiarazioni vanagloriose e non sincere! Se la scuola stava tanto a cuore, perché la Segreteria all’Istruzione è rimasta paralizzata e non ha lavorato sul programma di governo?
L’avevo già denunciato da tempo: durante la gestione Morri non un argomento è stato sviluppato, dalla legge sull’inclusione scolastica alle figure di sistema, dall’obbligo scolastico al 18° anno alla copertura definitiva della dirigenza della Scuola Media....tanto per citarne alcuni. Tutti obiettivi non difficili da attuare, a costo praticamente zero (tranne per la sede della Scuola Superiore per la quale non si è tentato neppure di trovare una soluzione transitoria), ma che avrebbero dato una cornice legislativa più sostenuta e garante della qualità già molto buona, a detta di tutti, della didattica. Ma nella confusione più totale, dovendo correre di qua e di là a presenziare eventi vari e vendere la loro immagine, Morri ed il suo seguito si sono forse dimenticati di leggerlo il programma, di studiarselo e tenerlo sempre a portata di mano per controllarlo ogni tanto e tenere la contabilità sul da farsi.
E’ ora che i Moderati aprano gli occhi - la Segreteria all’ISTRUZIONE si deve occupare prima di ogni altra cosa della SCUOLA, prima sorgente di istruzione e cultura. Deve conoscere a menadito i problemi grandi e piccoli che la compongono, le peculiarità ed esigenze di ogni ordine scolastico, e soprattutto portare avanti il più possibile i punti del programma di governo relativi ad essa.
Mi rendo conto che l’emergenza della crisi economica globale e quindi problemi più gravi ed impellenti hanno avuto il sopravvento, ma mi insospettisce l’accanimento di alcune forze nuove e vecchie contro l’operato di AP, come se fosse l’unica forza a governare, ed il silenzio su cosa non hanno combinato gli altri, per es. Morri e i Moderati, responsabili, appunto, della gestione fallimentare della Segreteria all’Istruzione. D’altra parte, la scuola non riveste un interesse generale, non è un tema di forte impatto e se ne parla bene o male solo per la propria esperienza personale, e, fenomeno strano, quando comincia la schermaglia elettorale. Sarebbe un buon segno, se non fosse per le inesattezze e genericità che ho letto e sentito dire, per es., sulla scuola superiore. Consiglio a chi vuole affrontare l’argomento di documentarsi prima di parlare, perché non abbiamo bisogno di affermazioni mediocri e qualunquiste, ma di costruire su basi concrete e fattibili. Non vorrei, per esempio, leggere in qualche programma elettorale assurdità del tipo “piano di formazione linguistica estesa a alla cittadinanza per conoscere l’inglese” (cosa vuol dire, che mandiamo tutti a scuola?), ma vorrei ribadire che c’è un progetto di apprendimento dell’inglese da anni avviato nelle scuole che va riconosciuto e che richiede un supporto sia economico che extra-scolastico da parte del nostro paese in cui, ahimè, molti dei suoi rappresentanti politici stentano ad esprimersi in un italiano dignitoso.
Comunque sia, il da farsi è ancora lì che aspetta: i dirigenti, gli insegnanti e le famiglie avrebbero dovuto indignarsi da tempo, ma possono ancora dare un segnale concreto informandosi e dando il voto ponderato e mirato alle persone che si conoscono capaci, serie, scevre da condizionamenti, qualificate a svolgere un ruolo attivo e progettuale nella scuola, vero motore di crescita di ogni paese. Non ne posso più di sentirlo dire solo a parole, siamo già in ritardo, è proprio ora di darsi una mossa!
Comunicato stampa Ingrid Casali - Candidato Alleanza Popolare