Bilancio 2016: il deficit scende grazie alla confisca di libretti al portatore
Il Consiglio Grande e Generale è ancora alle prese con i primi articoli della legge di Bilancio dopo avere approvato con 32 voti a favore e 20 contrari, il Rendiconto generale dello Stato e degli enti pubblici per l'esercizio finanziario 2014. Il numero di interventi ascoltati durante la discussione dei singoli emendamenti - e la considerevole quantità di proposte di modifica alla finanziaria presentate da governo, maggioranza e opposizione – lasciano supporre che al voto finale del provvedimento si potrebbe arrivare nella notte di venerdì se non addirittura, come ha lasciato intendere la minoranza, lunedì prossimo. Intanto il Segretario alle finanze fa sapere che, grazie alle confische dei libretti al portatore, il deficit previsto scende da 16 a 10 milioni di euro. Capicchioni lo ha detto rispondendo a Civico 10 che aveva chiesto di chiarire l'emendamento del governo che cambiava appunto i valori delle voci di bilancio e anche di spiegare il mancato accordo con gli istituti di credito. La diminuzione del disavanzo, ha spiegato il Segretario per le finanze, è riferita ai libretti al portatore confiscati perchè privi di adeguata verifica. Il totale è di 11 milioni di euro. 5 milioni andranno al Fondo garanzia depositanti e 6 milioni a favore del bilancio dello stato. Di questi, un un milione è per le spese destinate all'investimento per informatizzazione e sviluppo. Rispetto al mancato accordo sull'emissione del prestito obbligazionario con le banche Capicchioni dice: siamo andati in trattativa. Quando abbiamo proposto un tasso attorno all' 1,75-1,80 ci siamo trovati di fronte a una controproposta delle banche notevolmente superiore. Non possiamo, sottolinea il Segretario per le finanze, andare ad emettere un prestito obbligazionario con tasso 2,50 più Euribor, sarebbe fuori mercato. Ci siamo sentiti in dovere di dire di no e abbiamo operato per l'accensione di un mutuo. Ad accendere il dibattito un emendamento dell'Upr per la pubblicazione degli emolumenti dei consiglieri. Tutti favorevoli all'obiettivo, i distinguo sono stati sul metodo. Alla fine la mediazione è arrivata con una proposta del Segretario agli interni. Entro il 31 luglio di ogni anno i compensi dei parlamentari saranno pubblicati sul sito del Consiglio. Mario Venturini ironizza sulla qualità del dibattito e anticipando il favore di Ap dice “nessuno dell'opposizione si azzardi a chiedere la votazione segreta”.
Sonia Tura
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