Insediamento Reggenza: Il discorso del Nunzio apostolico
Signor Segretario di Stato per gli Affari Esteri,
Signori Ambasciatori e Membri del Corpo Diplomatico e Consolare,
Signori e Signore,
quest’oggi, come Corpo Diplomatico e Consolare accreditato presso questa nobile Repubblica di San Marino, desideriamo rivolgere felicitazioni e auguri ai nuovi Capitani Reggenti nella cerimonia del loro insediamento. Naturalmente cogliamo l’occasione per salutare anche le Autorità Civili e di Sicurezza e tutti i cittadini che vivono in questo antico e nobile Paese.
Siamo così all’inizio di un nuovo semestre dopo aver vissuto e, in parte, seguito quello anteriore, caratterizzato da avvenimenti di una certa importanza. Avvenimenti tutti, che indicano la vivacità della Repubblica del Titano nella sua vita interna e nelle relazioni con l’esterno e, allo stesso tempo, il desiderio di restare all’altezza dei tempi in un mondo che va sempre di più verso la globalizzazione.
Primo fra tutti questi avvenimenti è stata la visita del Presidente della Repubblica Italiana, il Signor Giorgio Napolitano.
Una visita arrivata dopo 24 anni da quella del suo predecessore Francesco Cossiga e a 75 anni di distanza dalla convenzione-madre di amicizia e di buon vicinato tra la Serenissima e l’Italia.
Una visita preparata da accordi di sempre maggiore collaborazione bilaterale, che partendo dall’ambito economico, si estende a molti altri settori. Particolare risalto a questo riguardo ha assunto quella in materia finanziaria, improntata sullo sviluppo di un sistema stabile e trasparente in linea con quello italiano ed europeo.
Una visita preparata da accordi nello scambio di consulenze e iniziative congiunte e una comune attività in materia industriale, commerciale, energetica, ambientale e di tutela dei beni.
Una visita, infine, con intese anche nel settore dei trasporti su strada, delle infrastrutture viarie, aeroportuali e marittime. Così pure circa il Parco scientifico-tecnologico e il settore turistico e sanitario.
Tutti questi temi sono, poi, riapparsi nelle parole del Presidente Napolitano, pronunciate durante l’intervento nella sala del Consiglio Grande e Generale davanti alle massime Autorità della Stato, aggiungendo i più fervidi auguri per le aspirazioni sammarinesi sul piano comunitario europeo. Auguri a cui noi tutti ci associamo.
Sempre nelle relazioni esterne non si può fare a meno di menzionare le nuove con la Repubblica del Mali e i proficui contatti di San Marino con altri Paesi Europei, soprattutto con quelli a lei affini.
Nell’ambito interno, invece, si deve ricordare la celebrazione dei due referendum circa la regolamentazione della professione medica e del regime pensionistico. Avvenimenti che stanno ad indicare l’importanza dell’elemento “democrazia”, vissuto dal popolo sammarinese.
Gioiamo ancora nel constatare la positività di alcuni aspetti economici come il turismo e il ritorno o l’arrivo di nuove imprese. Tutto ciò significa che il Paese non ha cessato di esercitare un’attrattiva.
Per quanto riguarda infine la famiglia, si può constatare che, nonostante le tante pressioni da parte di un mondo globalizzato e non nelle forme migliori, la Repubblica del Titano conserva nuclei famigliari ancora solidi, in quanto basati su principi di un’etica tradizionalmente naturale.
Signori Capitani Reggenti, nel menzionare tutti questi lieti eventi, con piacere auguriamo loro che tanta ricchezza d’iniziative per il benessere di questa Nazione possa non solo perpetuarsi, ma potenziarsi ulteriormente.
A questo fine assicuriamo anche l’opera di tutti noi, affinché la Serenissima possa continuare a vivere la sua millenaria storia, arricchendosi sempre più non solo materialmente, ma anche eticamente, secondo i suoi saldi principi e le sue nobili tradizioni.