“Le voci più significative della diminuzione delle spese riguardano il personale della Pubblica Amministrazione. Qui sono stati risparmiati 9 milioni 347 mila euro, anche perché il rinnovo del contratto di lavoro del pubblico impiego prevede dal primo gennaio di quest’anno un aumento di 20 euro per il 2001 e per il 2002 e un incremento del 2003 per l’anno in corso sul solo piede retributivo e senza arretrati. Un ulteriore risparmio è dovuto anche alla mancata copertura, seppure parziale, dei posti lasciati vacanti dopo il collocamento a riposo e alla diminuzione di straordinari e sostituzioni. 422mila euro per i dipendenti in congedo, 2 milioni 110 mila per l’acquisto di beni e servizi, 334mila per i trasferimenti correnti e 5 milioni 250mila per i trasferimenti al settore pubblico allargato. l’ISS ha messo nel salvadanaio 3 milioni e 658mila di euro, anche se poi è stato erogato un contributo straordinario, a copertura dei fondi pensionistici, per la stessa cifra. Di qui, sottolinea Mularoni - se ancora ci fossero dubbi - la necessità della riforma delle pensioni. Diminuiscono le spese in conto capitale: 2 milioni per beni e opere immobiliari, 1 milioni 298mila euro per lo sviluppo dei settori produttivi. Significativi anche i mancati trasferimenti al settori pubblico allargato. Nel 2002 non sono stati erogati all’Azienda di Stato per i Servizi 4 milioni 131 mila euro, mentre all’Azienda di Produzione sono andati 2 milioni 917 mila euro a fronte degli 8 milioni 404 mila previsti.
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