Intervista a Tremonti, Celli e Valentini: "Posizioni superate"

L'uno da 11 mesi segretario alle finanze; l'altro da tempo in Consiglio e, nella DC, per anni al governo come segretario nei ruoli chiave, dalle finanze agli esteri. Distanti, ma rigettano compatti le dichiarazioni di Giulio Tremonti, rivendicando per San Marino un percorso nella trasparenza e nella legalità, da almeno 10 anni, con riconoscimenti tangibili dall'Italia e nei contesti internazionali.
Per Valentini, “un cambiamento non perché costretti, ma perché convinti”; e che per Celli è da “approfondire in un nuovo modello di sviluppo, abbandonando atteggiamenti autopunitivi”.
Rispondono entrambi alla richiesta di “mea culpa” - avanzata come provocazione da Tremonti - ammettendo i ritardi nel cogliere la necessità della svolta e facendo eco allo stesso Tremonti, quando invoca coesione come unica via per renderla effettiva.
Si riapre il dibattito sull'oggi, quando Tremonti - pur riconoscendo un rinnovamento nella classe politica - resta dubbioso proprio sulle scelte del governo, dall'intervento dello Stato in Carisp, ai repentini avvicendamenti ai vertici di BCSM. Un rapporto “non equilibrato da parte della politica verso Banca Centrale che – per Valentini – continua a creare diffidenza all'esterno e calo della fiducia all'interno”.

AS

Nel video, le interviste al segretario di stato alle Finanze Simone Celli e al consigliere DC Pasquale Valentini

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