Intesa per il Paese: "No a forzature istituzionali"
Vista la convocazione di un nuovo ufficio di presidenza per lunedì, che dovrebbe risolvere il problema della nomina del Capitano Reggente Teodoro Lonfernini a segretario di Stato, la coalizione Intesa per il Paese si è concentrata sul comma che sarà discusso in Consiglio Grande e Generale, ossia la discussione e l’approvazione del programma di governo e la nomina del congresso di Stato. Unione per la Repubblica e Partito Socialista esprimono subito “apprensione – scrivono – in merito a possibili forzature, dal punto di vista strettamente istituzionale, che potrebbero avvenire in sede di nomina del nuovo Esecutivo. Dopo aver assistito – aggiungono – alla complessa trattativa circa la definizione del nuovo governo, auspichiamo che tra le fila della maggioranza prevalga il buon senso, al fine di ricercare una soluzione che salvaguardi non solo le procedure istituzionali vigenti dal 2005, ma anche la posizione dell’Eccellentissima Reggenza unitamente alla dignità del Consiglio Grande e Generale”. Una delega ad interim, fanno notare, potrebbe rischiare di compromettere una seria e necessaria programmazione: “Non iniziamo questo percorso – concludono – con prove di forza, stante la gravità della situazione del Paese”.
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