Nella sede degli Interni, il confronto fra Segretari del vecchio e nuovo Governo alla presenza di capigruppo della neo maggioranza. 4 ore per esaminare, una a una, il centinaio di delibere in sospeso dal 27 dicembre. Si tratta del famoso “pacchetto” non approvato dal Congresso per il "no" dell'ex opposizione. “Diverse di queste delibere – chiarisce Guerrino Zanotti – andavano adottate entro fine anno poiché riguardano il funzionamento della macchina amministrativa e dal punto di vista contabile – spiega - interessano l'esercizio finanziario del 2019”. Oggi i nodi sono venuti al pettine a partire dall'incarico – scaduto il 31 dicembre – del Direttore Generale dell'Iss. I compiti di Andrea Gualtieri sono stati affidati ad interim al Direttore Amministrativo Sandro Pavesi. L'incarico dei restanti membri del Comitato Esecutivo scade il 29 febbraio. Approvata anche una delibera fuori elenco per il rinnovo fino al 31 dicembre del 2020 delle convenzioni dei medici, scadute anch'esse a fine anno. Per altri incarichi dirigenziali la linea è quella della proroga di due mesi. Sarà poi il nuovo Esecutivo a valutare.
Guerrino Zanotti si toglie qualche sassolino: “Gli ordini del giorno dei Congressi riuniti in ordinaria amministrazione sono stati liquidati con sufficienza da alcuni membri dell'opposizione”. Punta il dito contro Stefano Canti che, a nome della Dc, si era detto contrario all'approvazione delle delibere. “Oggi – afferma il Segretario agli Interni uscente – le abbiamo adottate quasi tutte. A dimostrazione che avremmo potuto evitare grattacapi e perdite di tempo”. “E' stata invece una seduta proficua”, gli risponde Canti, “che ha visto confermato il criterio di non adottare certe delibere dal sapore politico, come l'incarico di Direttore Generale dell'Iss che – difatti - non è stato rinnovato. Certe scelte – conclude- sono demandate al nuovo Esecutivo”.