Istanza d'Arengo per abrogare legge antifascista: la condanna delle Forze politiche

Abrogare la legge del 1950 che vieta l'apologia del fascismo e la riorganizzazione del partito fascista. E questo perchè – sostiene il proponente – la norma sarebbe in contrasto con la Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese, e con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo dell'ONU. L'istanza choc – presentata da un unico cittadino – ha indignato molti sammarinesi e subito si è scatenato un dibattito, specie sui social network. Pressoché unanime, e netta, la condanna da parte dei rappresentanti delle forze politiche che abbiamo contattato. “Rispondo a titolo personale, perchè non ne abbiamo ancora parlato in sede di partito – afferma il segretario della DC Marco Gatti -, ma è un'istanza da respingere, specie alla luce della deriva autoritaria che aveva preso il fascismo”. “Ogni sammarinese – aggiunge Marina Lazzarini, del PSD - ha diritto di esprimere il proprio parere, ma accettare una cosa di questo tipo sarebbe fuori da ogni contesto storico e democratico”. Il Presidente dell'UPR Marco Podeschi preferisce non entrare nel merito; “è stata presentata appena ieri – afferma – e non sarebbe corretto commentare per rispetto della libertà di espressione dei cittadini garantita dall'Istituto dell'Istanza d'Arengo”. Durissimi i movimenti. “Mi sento in imbarazzo anche a rispondere – dice Roberto Ciavatta, di Rete -, condannare sarebbe già dare un valore alla cosa; è un segno di questi tempi caratterizzati da una totale assenza della politica; in queste condizioni possono emergere nostalgie”. “Questa istanza – afferma Andrea Zafferani, di Civico 10 – mette in discussione la conquista democratica ottenuta dopo un periodo buio ed infelice; sarebbe necessaria un'opera attenta di informazione, a partire dalle scuole, su cosa è stato il fascismo, anche a San Marino”

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