L'Italia alle prese con gli aumenti. Il Premier Berlusconi esce allo scoperto

Berlusconi rompe gli indugi. Dopo un weekend di riflessione, mercoledì il presidente del Consiglio toglierà la scena a Giulio Tremonti. Raccogliendo la richiesta delle opposizioni e delle parti sociali, il premier andrà in Parlamento per un'informativa sulla crisi economica, e giovedì tutto il governo vedrà Confindustria e sindacati, che successivamente incontreranno i rappresentanti dell'opposizione. Non ci sarà quel tavolo unico sulla crisi, con governo e opposizione insieme a confrontarsi con le parti sociali, richiesto da Confindustria; tuttavia il fatto che Berlusconi abbia deciso di uscire dal suo silenzio per “metterci la faccia”, affrontando il tema della crisi prima della pausa estiva dei lavori parlamentari rappresenta comunque un fatto importante, dietro cui ci sarebbe la “moral suasion” del Quirinale. Il presidente Napolitano, che ha spostato le proprie vacanze a Stromboli per restare a Roma a vigilare, avrebbe infatti spinto sul governo per un passaggio parlamentare che rassicuri i mercati. Positiva la reazione delle parti sociali, anche se per Montezemolo “ormai è troppo tardi”. Futuro e Libertà apprezza la disponibilità del premier al confronto parlamentare. “Anche se – puntualizza Della Vedova – il giudizio negativo sul governo non cambia”. Un atteggiamento condiviso dal Partito democratico, mentre l’Idv mantiene la linea dura e con Donadi rilancia la richiesta di dimissioni di Berlusconi per tornare al voto a novembre. Il governo non ci sta. E il ministro Calderoli rilancia l’iniziativa di un campus estivo bipartisan per idee contro la crisi. Proposta bocciata da Rosy Bindi: “per pensarci hanno avuto tre anni”.

Da Roma Francesco Bongarrà

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