Italia, un cantiere politico in rapido movimento
con “tagli seri”; critica la riforma del lavoro che sarà varata la prossima settimana in Senato con la fiducia; dice no a “una spending review” senza effetti concreti. E reclama “credito subito alle imprese” e la riforma della Pubblica amministrazione. La politica risponde, con Napolitano che chiede coesione per superare la crisi, e il ministro Passera a promettere “cose tangibili e positive” sul fisco.
E mentre la Camera approva la riforma dei partiti con il dimezzamento dei finanziamento pubblico che Beppe Grillo comunque non vuole, nel Pdl è il caos. Berlusconi promette che non si ricandiderà a Palazzo Chigi, schiaccia l’occhio a Montezemolo per un Opa sui moderati, e sarebbe tentato di presentare alle prossime Politiche una lista di volti nuovi, non professionisti della politica, sostanzialmente abbandonando il Pdl ad Alfano. Ma la svolta verso i moderati non piace agli ex di An. La Russa si dice pronto a lasciare il partito, e l’invito alla calma del Cavaliere non basta a rasserenare il clima.
E la Lega decidera' al prossimo congresso se lasciare il Parlamento, con Maroni che annuncia iniziative del Carroccio “per trovare concrete risposte alla questione settentrionale” .