In Italia la crescita resta l’obiettivo centrale per il premier Monti che non intende cambiare passo
Ma non è ancora il momento di cantare vittoria. “La crescita è l'obiettivo centrale del mio governo ma non si realizza senza interventi radicali sulle infrastrutture”, sostiene il premier alla Fiera del Levante riferendosi ad interventi che non sono stati fatti per decenni e che ora vanno varati al più presto. E se “la ripresa è alla portata, la crescita dipenderà da un cambiamento di mentalità” che coinvolga gli imprenditori ed sindacati: anche la Cgil che però resta sul piede di guerra.
Il professore, che con una battuta conferma di non vedere per sé un ritorno a Palazzo Chigi nella prossima legislatura, non intende cambiare passo: dalla lotta all’evasione fiscale, che considera “una guerra di civiltà”, alla legge anticorruzione, di cui promette l’approvazione in tempi brevi. Un impegno che accende i malumori del Pdl. “Sulla giustizia non accettiamo forzature”, ammonisce il capogruppo alla Camera Cicchitto, mentre Gasparri attacca il ministro Severino, scatenando la reazione del Pd, con Anna Finocchiaro ad accusare il partito di Berlusconi di non volere riforme nel campo della Giustizia. E se Bersani cerca i chiudere le polemiche tra i Democratici scatenate da Renzi invitando il partito alla responsabilità, è tempesta nel Movimento Cinque Stelle dopo le accuse al “guru” Casaleggio di essere il vero “patron” di Grillo.
Da Roma Francesco Bongarrà