Italia. Monti vuole accelerare per far partire la fase 2, ma è già polemica sulle liberalizzazioni

Italia. Monti vuole accelerare per far partire la fase 2, ma è già polemica sulle liberalizzazioni.
Dopo i sacrifici, Monti lavora alla crescita e si prepara al faccia a faccia con la signora Merkel. Il presidente del Consiglio mette mano al contrasto dell’evasione fiscale ed al pacchetto di liberalizzazioni che intende varare in settimana, mentre il ministro Fornero avvia il confronto “senza tabù” sulla riforma del mercato del lavoro con le parti sociali, incontrando separatamente i vertici sindacali.
“Accelerare” è la parola d’ordine del governo per far partire quella “fase 2” che rilanci l’economia dell’Italia che, secondo Monti, non ha bisogno di una nuova manovra finanziaria. Il premier vedrà in questi giorni i leader di tutti i partiti, così da far convergere sulle sue misure il massimo di consenso per contrastare le proteste delle categorie che dalle liberalizzazioni più saranno colpite: a partire dai farmacisti e dai tassisti, già sul piede di guerra. Sulle liberalizzazioni solo il Terzo Polo si schiera senza se e senza ma con Monti. Il Pdl resta critico sugli strumenti per la lotta all'evasione, che per il partito di Berlusconi deve essere realizzata "con metodi liberali" e non con blitz come quello di capodanno a Cortina. E Bersani chiede a Monti che "si stabilisca un metodo basato sul confronto con i segretari dei partiti” che, per il leader del Pd devono essere consultati su tutto.
Ed è tempesta sulla Lega. Secondo un quotidiano, nell'ultima settimana di dicembre il Carroccio avrebbe investito in fondi esteri circa sette milioni di euro. Fondi provenienti da rimborsi elettorali, mandati prevalentemente in Tanzania e a Cipro. Il tema è stato oggetto di una lunga riunione della segreteria politica del partito presieduta da Umberto Bossi.

Da Roma Francesco Bongarrà

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