Italia. Monti vuole accelerare per far partire la fase 2, ma è già polemica sulle liberalizzazioni
“Accelerare” è la parola d’ordine del governo per far partire quella “fase 2” che rilanci l’economia dell’Italia che, secondo Monti, non ha bisogno di una nuova manovra finanziaria. Il premier vedrà in questi giorni i leader di tutti i partiti, così da far convergere sulle sue misure il massimo di consenso per contrastare le proteste delle categorie che dalle liberalizzazioni più saranno colpite: a partire dai farmacisti e dai tassisti, già sul piede di guerra. Sulle liberalizzazioni solo il Terzo Polo si schiera senza se e senza ma con Monti. Il Pdl resta critico sugli strumenti per la lotta all'evasione, che per il partito di Berlusconi deve essere realizzata "con metodi liberali" e non con blitz come quello di capodanno a Cortina. E Bersani chiede a Monti che "si stabilisca un metodo basato sul confronto con i segretari dei partiti” che, per il leader del Pd devono essere consultati su tutto.
Ed è tempesta sulla Lega. Secondo un quotidiano, nell'ultima settimana di dicembre il Carroccio avrebbe investito in fondi esteri circa sette milioni di euro. Fondi provenienti da rimborsi elettorali, mandati prevalentemente in Tanzania e a Cipro. Il tema è stato oggetto di una lunga riunione della segreteria politica del partito presieduta da Umberto Bossi.
Da Roma Francesco Bongarrà