Italia, la riforma del lavoro è legge

Italia, la riforma del lavoro è legge.
La riforma del mercato del Lavoro è legge. L’Aula della Camera ha definitivamente approvato a tempo di record il testo del ministro Fornero che non nasconde la propria soddisfazione e già apre a possibili correttivi che sono stati chiesti dai partiti e dalle forze sociali.
Uscito come il sostanziale vincitore di una prova di forza con il Parlamento a colpi di fiducia, Mario Monti può così affrontare con più forza il vertice di Bruxelles dove annuncia battaglia, forte anche del “pieno appoggio politico” della Francia. Ma il presidente del Consiglio non avrà il viatico di una mozione unitaria di tutta la sua maggioranza per affrontare una riunione difficilissima e dagli esiti incerti soprattutto per la posizione della Germania, anche se il Cancelliere Merkel riconosce che l'Italia “ha affrontato un percorso di solidità e crescita”. Udc, Pd e Fli criticano duramente il Pdl, che fino all’ultimo ha detto di no a una mozione unica a sostegno del governo, con una posizione che Fini, Casini e Bersani considerano come “incomprensibile”, e con il Pd a giudicare “una sventura”
l’eventualità di un voto anticipato. Ma il partito di Berlusconi assicura il proprio sostegno anche ai testi degli altri partiti di maggioranza “per puro senso di responsabilità”.
Nel frattempo, Cicchitto del Pdl è il bersaglio di critiche non solo dei politici ma anche del popolo di internet dopo aver chiesto al governo di non far lavorare il Parlamento ad agosto. Secca la replica del ministro Giarda: “il calendario dei lavori lo decide la Camera”. E a Palazzo Madama, dove la maggioranza è andata sotto sulla legge per l’editoria, si tratta ancora su Senato federale e presidenzialismo.

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