Italia, al via la propaganda elettorale

Le regole dettate dal prefetto sono legge dal 1956 riviste nel 1975 e attuate secondo le esperienze elettorali passate tenuto conto delle casistiche derivanti dalle linee guida consolidate ispirate alla “ratio” anche pratica delle competizioni passate nei decenni: la disciplina generale si sposa alla prassi.
I quesiti sulla campagna elettorale sono stati sciolti davanti ai partiti locali in uno specifico incontro in provincia circostanziati poi con un resoconto cartaceo distribuito a tutti.
I movimenti hanno dimostrato consapevolezza e sensibilità, vista la delicatezza del confronto politico, per dare un servizio efficace nel rispetto dei diritti secondo pubblica utilità al di là della propaganda sterile: una competizione sana, dicono in prefettura, dà spazio a tutti secondo scelte di libertà nella consapevolezza delle esigenze altrui.
Sarà il sindaco nei fatti a garantire spazi, modalità e luoghi di confronto, tenuto conto dell'evoluzione dei mezzi di comunicazione e nuovi media emergenti, la piazza è sempre la piazza, e da sempre esige “buon senso”.
fz

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