Quello delle code ai seggi è un problema che ha riguardato un po' tutta l'Italia, suscitando non poche proteste. All'origine di tutto – a quanto pare – una delle novità di questa tornata: il cosiddetto “tagliando antifrode”, un codice con cui viene identificato l'elettore, collegato alla singola scheda su cui esprime il voto. L'obiettivo era evitare il voto di scambio, ma il meccanismo ha provocato disagi notevoli. A complicare ulteriormente il quadro alcuni errori di stampa sulle schede, che – a Palermo – hanno portato all'apertura in ritardo di 200 seggi. Schede con i nomi dei candidati di Camera e Senato sbagliati in un seggio a Roma, dove la presidente ha sospeso le operazioni, e svuotato l'urna. Situazione analoga in un collegio in provincia di Alessandria. A Mantova, nonostante le schede stampate riportassero il simbolo del Pd - senza il riferimento al candidato presidente della Regione -, il voto è stato considerato regolare e gli elettori sono stati informati. Tutto liscio, invece, in Germania, dove è terminato lo spoglio dei voti della base dei socialdemocratici, sul “contratto di coalizione” con la CDU. Oltre 460.000 gli aventi diritto. Il 66% ha optato per il “si” alla “Grosse Koalition”. Via libera – a questo punto – alla rielezione di Angela Merkel, che otterrà il quarto mandato come Cancelliera. Attesa, per la prossima settimana, la presentazione del nuovo Esecutivo.
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