IVG: Libera, Rete e Giardi 'sbigottiti' per l'emendamento sul consultorio, 'percorso a ostacoli'
posizioni trasversali in commissione sanità
Un comunicato congiunto, che rispecchia come in aula le alleanze di maggioranza e opposizione, su un tema caldo come l'Interruzione volontaria di gravidanza, siano saltate. Così si spiega il comunicato congiunto di Libera, RETE e del Consigliere indipendente Sandra Giardi. Rimasti sbigottiti dalla votazione sul consultorio, che chiedevano facoltativo e gratuito per assistere anche psicologicamente le donne. Fondamentale infatti per i firmatari, recepire il quesito referendario e quindi la libera scelta della donna. "Ciò che invece è stato approvato - scrivono - è un emendamento a firma DC, RF, NPR e il Commissario Gaetano Troina, (votato però contrariamente dal consigliere Giacomo Simoncini) dove non solo il consultorio diventa obbligatorio entro la dodicesima settimana dalla gravidanza, riducendo così la possibilità di libera scelta della donna, ma sono stati inseriti una serie di paletti volti quasi ad ostacolare o comunque a costringere a giustificare la propria scelta attraverso passaggi, colloqui che possono essere utili se richiesti dalla donna ma che a nostro modo di vedere non devono essere resi obbligatori per legge.
'Il rischio, concludono i Libera, Rete e l'indipendente Giardi, è che si vada a minare il percorso che questa legge dovrebbe avere: rispetto dell’esito referendario, norma applicabile e libera scelta della donna sull’interruzione volontaria di gravidanza'.
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