Ivg, Segretario Ciavatta critica la Dc e avverte: "Chi non rispetterà il referendum dovrà spiegarlo ai cittadini"
Ciavatta parla di "atteggiamento irrispettoso" dell'Aula. Replica il segretario alla Famiglia Ugolini: Dc ha contribuito per arrivare al "miglior testo possibile"
Le divergenze politiche sull'interruzione volontaria di gravidanza sono tutt'altro che sopite. A pochi giorni dall'approvazione del progetto di legge sull'aborto in Commissione, il segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta, non risparmia critiche verso la Democrazia Cristiana. In linea generale, dopo gli emendamenti, si è arrivati a un Ivg consentita entro la dodicesima settimana, passando prima attraverso il consultorio. In ogni caso, l'interruzione di gravidanza viene considerata come “extrema ratio”.
Aspetti che, insieme ad altri emendamenti, non convincono fino in fondo i partiti che hanno sostenuto il referendum. “Chi si renderà responsabile di modifiche che non rispettano il quesito – avverte Ciavatta – dovrà spiegarlo alla cittadinanza”. Un messaggio rivolto in gran parte all'alleata Dc. Il Segretario alla Sanità stigmatizza l'astensione del partito nella votazione dell'intero progetto di legge. Un “atteggiamento – tuona Ciavatta – provocatorio e irrispettoso dell'Aula”, visto che erano stati accolti anche molti dei cambiamenti proposti dal Pdcs. “Sembra che vogliano lavarsene le mani”, rimarca. L'Ivg “non è extrema ratio, ma un diritto di scelta”, aggiunge Ciavatta secondo il quale durante la discussione dei primi articoli si stava mettendo a rischio l'accoglimento del referendum. La norma ora tornerà in Consiglio e, probabilmente, il dibattito sarà riproposto per intero vista la possibilità di ripresentare molti emendamenti.
Al collega di Governo risponde, con toni più distesi, il segretario con delega alla Famiglia, Massimo Andrea Ugolini, in quota Dc. Il Pdcs, sottolinea, ha dato il suo contributo per arrivare “al miglior testo possibile su una tematica sensibile” e su cui i singoli consiglieri possono avere posizioni personali differenti. Per Ugolini il testo può invece rappresentare una “buona base”. Come Governo, rimarca, “facciamo la nostra per il rispetto della volontà popolare”. Discorso Ivg al momento in stand-by in attesa di tornare in Consiglio. La Commissione lunedì 1 agosto tornerà invece a lavorare per completare l'esame del pdl con gli interventi a supporto della famiglia: un testo che ha ottenuto l'apprezzamento bipartisan, pur in presenza di suggerimenti dalle varie forze politiche. In un clima “buono e costruttivo”, afferma Ugolini. Obiettivo: offrire nuovi strumenti di supporto ai nuclei famigliari, anche nella conciliazione tra lavoro e vita dei figli. Primo ok, infatti, al congedo di paternità e a maggiori percentuali di contributi figurativi in caso di congedo parentale.
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