L'accordo con l'Ue e le "linee rosse" di San Marino
Si è conclusa ieri la terza tornata negoziale del 2019 per l'accordo di associazione tra San Marino e l'Unione Europea.
Nei quattro giorni dell'ultima tornata negoziale a Bruxelles sono stati affrontati alcuni dei nodi più delicati nella trattativa per l'accordo di associazione con l'Unione Europea: “Finalmente – commenta il Segretario di Stato agli Esteri Nicola Renzi – siamo riusciti ad entrare nella specificità dei temi che riguardano la Repubblica di San Marino. Quindi siamo molto contenti che oggi si stia lavorando su testi per implementare l'accordo”. San Marino ha messo sul tavolo della trattativa quelle che sono state definite le linee rosse, ovvero l'introduzione di “salvaguardie” ritenute fondamentali: “La prima e più importante è quella per lo stabilimento delle persone fisiche. E' chiaro che uno stato come San Marino non può subire lo stesso afflusso di stati come l'Italia o la Francia. Sul fronte bancario e finanziario vorremmo ottenere molto di più di quello che oggi abbiamo a fronte degli obblighi che già rispettiamo. Infine i tassi di disoccupazione che abbiamo ci fanno ragionare sulla necessità di salvaguardare il lavoro e l'occupazione dei residenti” La Commissione Europea, nella precedente tornata negoziale, aveva indicato la volontà di arrivare entro giugno alla parafatura dell'accordo, ovvero l'apposizione di una sigla in calce al testo che tuttavia non produrrebbe nell'immediato effetti giuridici: “La Repubblica di San Marino è assolutamente disponibile a parafare un testo purché, oltre alla parte istituzionale, siano esplicitate tutte le linee rosse che abbiamo evidenziato”conclude Renzi.
Anche in considerazione del fatto che il negoziato è giunto ad una fase cruciale la Segreteria agli Esteri terrà a breve incontri specifici, in tutti i castelli, per informare la cittadinanza sui contenuti, mentre nella prossima sessione del Consiglio Grande e Generale è previsto un dibattito ad hoc.