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L’Assemblea chiede il rilascio immediato del Sindaco di Istanbul. Giovagnoli: "Il suo arresto è un atto politico"

di Monica Fabbri
10 apr 2025
L'intervista a Gerardo Giovagnoli
L'intervista a Gerardo Giovagnoli

A Strasburgo in queste ore dominano i dibattiti d'urgenza, come l'arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu che oltre a essere il leader dell'opposizione è il principale avversario di Erdogan alle prossime elezioni presidenziali, “quindi questo arresto – afferma il capo delegazione sammarinese Gerardo Giovagnoli - viene più ritenuto un atto politico di repressione di un possibile avversario forte che non il frutto di elementi che hanno una natura giudiziaria”.

Tra gli altri temi caldi gli atti compiuti dal Governo georgiano a seguito della non accettazione da parte del CoE delle credenziali dopo le elezioni contestate e le proteste di piazza. “Purtroppo la situazione non è migliorata, i consigli dati dalla nostra Assemblea non sono stati seguiti e la repressione delle proteste in maniera non democratica continua da parte di quel governo”. Infine, la situazione a Gaza, sempre più drammatica dal punto di vista umanitario. “Da quando il cessate il fuoco è stato interrotto – afferma Giovagnoli - la situazione è pure peggiore di due mesi fa”. Forte quindi il richiamo ad aprire nuovamente canali umanitari “che in questo momento faticano a fare il proprio lavoro”.

Giovagnoli, intervenuto in plenaria tre volte, ha parlato delle elezioni in Kosovo, che ha seguito come osservatore. Più che sull'esito del voto, si è concentrato sugli sforzi del paese per fare parte del Consiglio d'Europa, rimarcando come “democrazia, stato di diritto e diritti umani continuino ad essere un faro, soprattutto per quelle popolazioni che hanno vissuto, non molto tempo fa, guerra, povertà, scontri etnici, arretratezza istituzionale”. “Paradossalmente – ha affermato - possiamo trarre più insegnamenti da chi non è ancora nella nostra famiglia che da chi svilisce i nostri valori. Studiare quanto sta avvenendo in paesi che vogliono avvicinarsi a noi ci aiuta ad avere più consapevolezza di quello che i nostri predecessori hanno ottenuto attraverso una lotta coraggiosa ed efficace”.





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