L'Aula approva il Codice di Condotta Consiglieri e dà mandato al Governo di elaborarlo anche per i congressisti

L'Aula approva il Codice di Condotta Consiglieri e dà mandato al Governo di elaborarlo anche per i congressisti.

Sul Codice etico c'è l'unanimità dell'Ufficio di Presidenza. E' stato un lavoro impegnativo – rimarca il Segretario agli Interni – che ha visto tutti i gruppi consiliari collaborare su un tema delicato, che ha richiesto capacità di mediazione, per recepire entro il 31 marzo le raccomandazioni del Greco, il Gruppo di Stati contro la corruzione, a cui San Marino aderisce da molti anni. Vengono quindi messi nero su bianco principi morali di riferimento, che diventano modello di condotta: dai doveri del consigliere al conflitto d'interessi, passando per la pubblicazione annuale della dichiarazione dei redditi.

Il Codice va considerato non in senso punitivo ma preventivo”, rimarca da Libera Eva Guidi, definendolo “un passo importante nei confronti della cittadinanza”. Del resto, come sottolinea Gaetano Troina di Domani Motus Liberi, negli ultimi anni la politica ha perso credibilità e deve riconquistare fiducia.

“E' un punto di partenza”, aggiunge Maria Katia Savoretti di RF, dato che lo stesso Greco – ricorda Emanuele Santi di Rete – ha sollecitato un codice vivo, aperto, aggiornabile rispetto al contesto. E se per Libera sulla trasparenza patrimoniale si poteva fare di più, rimane la soddisfazione dell'Aula per l'importante lavoro di sintesi, un confronto che Alice Mina del Pdcs definisce seppur non semplice, “trasparente e costruttivo”, e che ha portato ad un testo “equilibrato, contestualizzato e calibrato”.

Rimangono i dubbi di Gian Nicola Berti di NPR: “Non so se l'etica – dice - può essere instillata attraverso un regolamento privo di sanzioni”, rimarcando come i cittadini, leggendo le cronache del Conto Mazzini, si siano resi conto di un fatto ineluttabile: il venir meno della politica alla tutela dello Stato, con la prevalenza dell'interesse privato su quello pubblico. “Siamo sicuri – chiede - che non sia una sorta di foglia di fico per renderci conformi ai codici etici di altri paesi senza risolvere il problema? L'Etica non si insegna per decreto”.

L'Aula approva all'unanimità, e dice sì anche ad  un ordine del giorno di maggioranza ed opposizione che dà mandato al Governo di elaborare un modello di condotta anche per i membri del Congresso, in linea con i principi del codice dei consiglieri, da applicare contestualmente.

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