L'emergenza sanitaria non ferma il Consiglio. Si riparte dalle istanze
Poco prima, a Palazzo, il gruppo di coordinamento ha aggiornato la politica sugli ultimi sviluppi
L'emergenza Coronavirus rinvia di qualche ora il Consiglio ma non lo ferma. L'apertura dei lavori era prevista alle 13, dato che ieri l'Ufficio di Presidenza aveva deciso di confermare la sessione sulle istanze d'arengo inviando alla cittadinanza un messaggio rassicurante. La notizia del primo caso di Coronavirus in territorio scombina però le carte e viene convocato d'urgenza un ulteriore Ufficio di Presidenza per decidere il da farsi. Si prende quindi tempo, in attesa di sviluppi.
Intanto Libera registra un video nella sala stampa di Palazzo informando di aver inviato una lettera alla maggioranza per sollecitare risposte a comparto commerciale e attività economiche. Chiede trattamento equiparato per lavoratori pubblici e privati, un fondo straordinario di solidarietà finanziato anche dallo Stato e, nel caso in cui l'emergenza si prolunghi, la sospensione dei pagamenti di mutui, bollette, imposte dirette e contributi previdenziali. Invita la politica a fare squadra lamentando assenza di informazioni. “Abbiamo appreso del primo caso in territorio dalla stampa – dice – non è questo il modo giusto di comunicare a livello istituzionale”.
Nel frattempo il gruppo di coordinamento per le emergenze si sposta a Palazzo per aggiornare la politica.
Terminato il confronto, alle 17 riprendono i lavori parlamentari. Si accelera, concedendo ad ogni gruppo consiliare 10 minuti per ciascuna istanza. La prima ha già fatto discutere: chiede di abrogare la legge del 1950 che vieta la riorganizzazione del partito fascista. Il Segretario agli Interni ricorda che è da diversi anni che il proponente sottopone all'aula questa istanza che viene puntualmente bocciata. “Mi auguro – dice Elena Tonnini - che lo sia nuovamente”. Guerrino Zanotti sottoscrive il suo intervento, “ bocciarla – aggiunge Daniela Giannoni – è dovere di quest'aula”. “Non è bene tornare indietro ma andare avanti non compiendo gli stessi errori” - dice Gerardo Giovagnoli. L'aula respinge all'unanimità mentre approva la richiesta di un periodo temporale specifico per l'attuazione di ogni istanza approvata, da assegnare di volta in volta dal Congresso e gli incentivi per l'apertura di distributori di metano per autotrazione. Non passa invece l'istanza sulle detrazioni delle spese veterinarie.
Approvate, inoltre, due a tema ambientale: per una San Marino più verde e affinché venga istituita la Giornata della Sostenibilità.