L'ombra del ballottaggio tra rumors e smentite

Alleanza Riformista esce allo scoperto: "A noi non sono mai interessate le poltrone. Il nostro impegno è cercare le migliori soluzioni politiche per il bene del Paese, senza alcun tipo di rivendicazione"

Fino a ieri si parlava di settimana decisiva per la formazione del Governo mentre prendeva corpo l'ipotesi di una maggioranza formata da Dc e AR con la Coalizione Libera/PS-Psd. Ma la politica non è nuova a colpi di scena e si sta allungando in queste ore l'ombra del ballottaggio, extrema ratio nel caso in cui non si trovi una sintesi. Eventualità prevista dalla legge ma che dalla consegna del mandato non era stata messa in conto. Si rincorrono i rumors: c'è chi sostiene che Alleanza Riformista pretenda due segreterie di Stato, rivendicando un peso specifico corrispondente al suo ruolo di alleato affidabile del Pdcs, con cui ha condiviso l'obiettivo della continuità. Posizione che terrebbe in stallo le trattative, generando tensioni nella coalizione.

Voci di corridoio a cui AR ha deciso di rispondere, uscendo allo scoperto. “In questi giorni di consultazioni per la formazione del nuovo governo – scrive - è normale che ‘Radio politica’ offra spaccati di realtà che ben poco hanno a che fare con quelle che sono le valutazioni che si stanno facendo al tavolo della coalizione Democrazia e Libertà”. “Ad Alleanza Riformista – continua la nota - non interessano i pettegolezzi o cosa si dice in altre sedi, ma interessa che possa nascere un governo politico con un’agenda dettagliata in grado di dare le necessarie risposte al Paese”. Ribadisce di non essere interessata a poltrone, di averlo dimostrato quando era in Noi per la Repubblica senza alcun tipo di rappresentanza in Congresso.

“Ne abbiamo dato prova quando per primi, al termine della legislatura – ribadisce - abbiamo lanciato la grande coalizione nella consapevolezza che il nostro peso politico in quel governo sarebbe stato certamente più ridotto rispetto ad altre soluzioni”. E nei pochi giorni che rimangono per il termine del mandato, riafferma il proprio impegno: “cercare le migliori soluzioni politiche per il bene del Paese, senza alcun tipo di rivendicazione, ma con la ferma posizione che i compromessi per un posto al sole a noi non interessano”.

Intanto sia Dc che AR riuniscono le rispettive Direzioni, a cui seguirà un nuovo giro di consultazioni. C'è tempo fino al 27 per formare la maggioranza. L'obiettivo era quello di anticipare i tempi per dare velocemente al paese un nuovo Governo. L'intenzione rimane quella, e c'è chi è pronto a scommettere che la partita verrà chiusa entro la settimana. Chissà se sarà così.

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