La Maggioranza va avanti: "C'è da mettere in sicurezza il Paese, poi alle urne"
Serra i ranghi la Maggioranza e, all'indomani dello strappo di Rete, fissa gli obiettivi della nuova fase politica e di Governo: proseguire, responsabilmente, sospinti dalla volontà di portare a compimento i progetti aperti - afferma Francesco Mussoni (Pdcs) - e dare continuità politico-istituzionale al Paese. Tre mesi di interim per cambiare l'assetto con la “scommessa” di affrontarli con numeri di certo inferiori rispetto alla normalità - ad oggi si contano 32 consiglieri, ma “c'è un dialogo aperto con Marco Nicolini, Alessandro Bevitori e Michele Muratori” - ed una road map urgente da definire. I punti fermi di Pdcs, DOMANI Motus Liberi, NpR e Gruppo misto: la chiusura entro l'anno dell'Accordo di associazione con l'Unione europea; il consolidamento del rapporto bilaterale con l'Italia attraverso la visita sul Titano del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ad ottobre; continuare a lavorare per la stabilità finanziaria e per uno sviluppo economico deciso. Presto verrà formalizzata una agenda di incontri per dettagliare le priorità. Apprezzati i toni usati da Rete nel non rinnegare il passato e a dichiararsi disponibili al dialogo e all'operatività su obiettivi condivisibili , ma “il loro – rimarcano – resta un atto irresponsabile”.
Accusati di essere attaccati alla poltrona? “Alle provocazioni – osserva Lorenzo Forcellini Reffi (DML) - rispondiamo con il lavoro, sul tavolo ci sono diversi interventi da concretizzare in chiave sviluppo. Le chiacchiere le lasciamo ad altri”. “Le risposte vanno date con il lavoro", anche per Matteo Rossi (NpR): "Saranno i risultati a parlare per tutti noi – scandisce, pronto comunque a riconoscere il ruolo determinante di Rete in alcuni passaggi di questa legislatura. Concorda Rossano Fabbri (Gruppo Misto di Maggioranza): “Occorre andare oltre lo strappo per mettere in campo un nuovo percorso. Ci sono le condizioni di portare a casa risultati tangibili, poi daremo voce ai sammarinesi”. Manuel Ciavatta (Pdcs)i insiste sull'importanza di arrivare a buon fine con il negoziato Ue: “Per prendere 'questo treno dell'Europa' che potrebbe essere l'ultima opportunità che abbiamo, non possiamo permetterci – evidenzia - di non fare ogni sforzo per cercare di arrivare ad un risultato che cambia i rapporti e la posizione di San Marino a livello internazionale. E' un passaggio epocale per il Paese”.
Le forze politiche rispondono anche ai proclami di Libera e Repubblica Futura sulla necessità di tornare al voto: "In questa fase la priorità è il Paese".
Proprio ai cittadini guardano in ultima analisi, con l'impegno a dialogare di più con forze sociali ed economiche del Paese.
Nel video l'intervista a Francesco Mussoni, Capogruppo Pdcs.
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