La Reggenza parla all'Onu: l'impegno di San Marino in favore del dialogo, della democrazia e della pace
Obiettivo dello storico vertice: realizzare un presente migliore e salvaguardare il futuro nel solco del rafforzamento del sistema delle Nazioni Unite
Realizzare un presente migliore, salvaguardare il futuro nel solco del rafforzamento del sistema delle Nazioni Unite. Concentrata in pochi minuti di intervento, l'essenza di un impegno che diventa dovere istituzionale e morale di fronte alla crisi umanitaria causata “dal più alto numero di guerre, dal 1945 ad oggi”. I Capitani Reggenti Alessandro Rossi e Milena Gasperoni prendono la parola al Summit del Futuro e mettono l'accento sulla tragedia dei rifugiati ricordando che a distanza di 80 anni dall'accoglienza degli oltre centomila sfollati durante il secondo conflitto mondiale, non ha esitato ad aprire cuore e confini a centinaia di cittadini ucraini in fuga dalla guerra, grazie alla generosità di tutte le espressioni della società.
Crisi umanitaria ma anche crisi alimentare globale per effetto dei conflitti: solo una lotta consapevole da parte degli Stati contro la perdita e lo spreco di cibo – osservano - potrà generare maggiore sicurezza. Ribadita quindi l'importanza della cooperazione; confermato il pieno appoggio agli organismi internazionali, con al vertice le Nazioni Unite, “perché la Repubblica – scandiscono i Capi di Stato - crede fermamente nel dialogo, nella democrazia e nel rispetto del prossimo quali valori fondanti della convivenza pacifica tra i popoli”. “Nessuno deve rimanere indifferente alla guerra, ma piuttosto tutti dobbiamo lavorare responsabilmente per creare le condizioni per il dialogo e la pace con il pieno coinvolgimento delle istituzioni internazionali”.
Il focus poi sulla lotta all'estremismo e alla radicalizzazione che porta al terrorismo. Con il dialogo, ancora una volta, come risposta per non soccombere alla violenza. La Reggenza ricorda Guido Bellatti Ceccoli e il lavoro diplomatico da lui svolto sulla dimensione religiosa del dialogo interculturale, lavoro che ha reso il Titano un punto di riferimento internazionale in materia. Sullo sfondo, infine, il futuro: la convinzione che questo Vertice di portata storica, potrà dare nuovo slancio all’intero sistema multilaterale, rafforzando le istituzioni ONU, affinché continuino a rappresentare un faro per la salvaguardia della pace e dei diritti umani”. “Il Vertice del Futuro traccerà la strada verso azioni che portino ad un mondo sicuro, pacifico, giusto, equo e sostenibile e la nostra Repubblica darà il proprio fattivo contributo alla ricerca di soluzioni collettive per un futuro di pace e di dialogo, un futuro migliore e più sostenibile per noi e per le future generazioni, in conformità con il diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite”.
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