La Reggenza saluta e invita la cittadinanza a donare gli organi
Il Messaggio di commiato inizia con l'apprezzamento e ringraziamento all'aula per 'la disponibilità e la collaborazione che ci avete accordato in questi mesi al fine di assicurare un corretto e proficuo svolgimento dell’attività parlamentare'. "Questo Consiglio e tutti gli organi dello stesso –Ufficio di Presidenza e Commissioni Permanenti in primis – hanno dato prova di come, grazie al confronto serio e responsabile, si possano trovare sintesi formidabili anche su temi particolarmente delicati e divisivi - hanno detto Oscar Mina e Paolo Rondelli - che possono coinvolgere sensibilità personali e morali differenti e contrapposte; ciò nell’interesse più alto della Repubblica, delle sue Istituzioni e dei cittadini che in esse sono – e si devono sentire - rappresentati. Ricordando come nel semestre abbiano dedicato specifici momenti alle istituzioni per valorizzarne il ruolo, le attribuzioni, le responsabilità. Dal Tribunale ai Capitani di Castello e le loro Giunte. Dai tre Comandi dei tre Corpi di Polizia alla visita all’ Ospedale di Stato. La Reggenza ha poi ricordato la visita della Presidente dell’Assemblea Parlamentare OSCE, nell’ambito della quale è stata formalmente avanzata la proposta di tenere a San Marino il meeting autunnale dell’Organizzazione nel 2025.
Poi un richiamo al sociale, al semestre funestato da momenti di profondo dolore e tristezza. "La perdita di giovani vite, spezzate tragicamente nel pieno di una felice estate, ha lasciato tutti attoniti". Richiamando alla consapevolezza della vita come dono ricevuto, che potrà protrarsi - anche oltre il distacco – per restituire rinnovata fiducia e speranza, grazie ad un atto di estrema generosità qual è la donazione degli organi. La Reggenza invita, a tale proposito, tutti i cittadini e le cittadine a considerare la donazione degli organi, del sangue, del midollo osseo, come forme di solidarietà sociale, di amore collettivo, di dedizione e di generosità verso il prossimo, affinché ogni vita salvata da queste donazioni possa essere la vita di ognuno di noi, anche nel dolore e nella sofferenza.
Prima del commiato la seduta pomeridiana del Consiglio era stata monopolizzata dalla conclusione del dibattito generale sulla riforma delle norme sull'occupazione, portata in aula dal Segretario di Stato al Lavoro Lonfernini. Il provvedimento, che ora va in commissione, riordina in un unico disposto legislativo le leggi precedenti in materia e le armonizza con quelle europee. Tra gli aspetti principali la riduzione da 18 a 12 mesi della durata massima dei contratti a lavoro determinato. Si va inoltre a regolamentare il lavoro dei pensionati, dei famigliari, degli amministratori e dei soci delle imprese. Si apre anche al privato per il collocamento. Aspetto quest'ultimo su cui hanno espresso critiche le opposizioni così come sull'eccesso di ricorso alla decretazione. Nonostante le obiezioni, Libera e Repubblica futura non hanno manifestato una contrarietà aprioristica, mentre dai banchi della maggioranza è emersa una sostanziale condivisione.
Bocciato l'ordine del giorno di Libera (29 no, 9 sì) che chiedeva uno slittamento dell'esame in commissione della riforma delle pensioni, per poterla meglio valutare, in particolare per quel che concerne il peso sui fondi pensioni e l'incidenza sui conti pubblici. Approvato invece quasi all'unanimità (37 sì, 1 non votante) l'ordine del giorno, proposto da tutti i gruppi consiliari, contro la violenta repressione in Iran della proteste delle donne dopo la morte di Mahsa Amini, dando mandato alla Segreteria agli Esteri affinché agisca di conseguenza nelle sedi internazionali.
In allegato il discorso integrale
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