La replica di Berti a Libera, PSD e PS: "Macchina del fango da campagna elettorale"
Il Segretario agli Interni risponde punto per punto alle accuse
Dopo gli attacchi in Commissione esteri e la dura presa di posizione di Libera, PSD e PS, arriva la replica, punto per punto, del Segretario di Stato agli Interni che parla di macchina del fango da campagna elettorale.
Sulla visita alla Comunità di Ravenna precisa di aver portato in omaggio solo un libro sul riconoscimento Unesco alla Repubblica e di non sapere “nulla di materiale di propaganda elettorale e di supposta indebita inclusione dello stemma”. "Un'accusa che sfocia nella calunnia", che rigetta e per la quale si riserva ogni azione a tutela.
In merito agli attacchi ai giornalisti, ribadisce che la critica alla categoria “costituiva una esortazione ad avere coraggio, a liberarsi dai condizionamenti di appartenenza”.
Infine si dice estraneo all'accusa di “Possibile violazione della Legge sulla Protezione dei Dati Personali”. “Io rispondo di quanto compio – rimarca - e non di illazioni a me attribuite ma che riguarderebbero, eventualmente, il mio partito. In ogni caso – conclude - non trovo che l'invio di lettere a nuovi o vecchi cittadini, prive di riferimenti propagandistici o elettorali, costituisca un atto illegittimo”. "Per molti della politica sammarinese - sottolinea - è più facile ricorrere allo scandalo che confrontarsi sulle idee"
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