La riforma del Sistema Sanitario al centro dei lavori delle Sedi di Confronto che ha preso in esame un primo riferimento del Segretario di Stato alla sanità, Massimo Rossini. Una riforma necessaria che deve partire - ha sottolineato l’organismo progettuale dell’esecutivo - dai principi ispiratori del Servizio Sanitario Nazionale del 1955. Con quella legge, infatti, si è creato un sistema solidale in grado di garantire i servizi a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione. Oggi, nel solco della continuità di quella filosofica, si cerca però un sistema più funzionale, una gestione manageriale capace di trasferire nel sistema pubblico i criteri gestionali del privato. Fra le ipotesi di riforma anche la separazione del sistema previdenziale da quello sanitario, per una gestione più funzionale delle risorse. Raccolti tutti gli elementi il Segretari Rossini formulerà nelle prossime settimane un’ipotesi progettuale sulla quale si aprirà il confronto. E sempre all’interno delle sedi di confronto si è discusso, in una riunione di giovedì pomeriggio, di superamento del regime concessorio per la società. Un metodo innovativo che dovrà essere introdotto con un apposito progetto di legge che il Segretario di Stato all’Industria, Claudio Felici, intende portare all’attenzione del Consiglio Grande e Generale già nella prossima sessione. Un intervento legislativo che negli intenti della Segreteria dovrà snellire le procedure per l’ottenimento del nulla osta, favorire uno sviluppo dell’economia e, al tempo stesso, ridurre la discrezionalità del Congresso di Stato.
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