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Le proposte di Libera, Ciacci: “Sì al debito, ma al debito buono”

“Un governo spaccato, che arranca – dice il segretario di Libera - e che sta abbandonando il segretario alla Sanità Ciavatta”

di Annamaria Sirotti
16 dic 2021

28 emendamenti alla Finanziaria “elaborata da un Governo che - per Libera - non ha le idee chiare su dove e come intervenire, soprattutto rispetto all'indebitamento”. Ed è lo stesso Segretario Matteo Ciacci a specificare: “Sì al debito, ma al debito buono. Da investire con forza e non da usare solo per spesa corrente e per le banche”.  Tra le proposte: sostegno alla prima casa per le giovani coppie; incentivare la riqualificazione energetica, con l'introduzione di certificati verdi fiscali. Sanità, con investimenti sulla medicina di base e potenziando i servizi domiciliari, per la de-ospedalizzazione e, per i medici, il riconoscimento ai fini contributivi degli anni lavorati in Italia.

Ancora: part-time verticale nella PA per una migliore organizzazione e maggiore flessibilità lavorativa. Lavoro minimo di cittadinanza: 520 euro mensili per disoccupati, in mobilità o in situazione di disagio impegnati in lavori socialmente utili. “Molti degli emendamenti di Libera sono legati alle politiche sociali e in aiuto alle famiglie” – dice il Presidente Dalibor Riccardi – che guarda all'ICEE come strumento di equità e, insieme, attenzione ai giovani, con due emendamenti proposti dal Giovanile: “Bonus bebè, con deducibilità per latte in polvere e pannolini – spiega Maurizio Tamagnini – e bonus cultura: 300 euro in Smac Card, specifica Michelangelo Caprioli per investire in cultura – libri, teatri, musei – quale prima forma di consapevolezza.

Non mancano rilievi alle proposte del Governo: sull'imposta sui depositi esteri, che si vorrebbe progressiva e sulla possibilità per i medici pensionati di lavorare, Libera dice 'sì', ma non in strutture private. Sullo sfondo, il giudizio politico sulla compagine di Governo: “Un governo che arranca – dice Ciacci - molto spaccato e che sta abbandonando il segretario alla Sanità Ciavatta alla sua sorte”.





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