La Reggenza accoglie con sentimenti di viva gratitudine le profonde e amabili espressioni pronunciate da Sua Eccellenza Paul Emil Tcherrig, Nunzio Apostolico e Decano del Corpo Diplomatico e Consolare accreditato in Repubblica, che tradizionalmente aprono la solennità della Cerimonia di Insediamento dei nuovi Capitani Reggenti. Sono espressioni augurali che custodiremo nel corso del semestre, per il forte richiamo ai valori storicamente radicati nelle Istituzioni e nel Popolo sammarinese che, ancor più nell’epoca attuale, devono rappresentare il caposaldo dell’azione politico-istituzionale nell’esclusivo interesse della nostra comunità.
E’ nostro desiderio richiamarci in questo emozionante primo adempimento, alla più recente Udienza concessa dal Santo Padre alla Reggenza uscente, avvenuta il 15 marzo scorso e richiesta, molto opportunamente, per condividere le ricadute senza precedenti di una pandemia che, aggredendo la salute dei cittadini del mondo, sta scuotendo le fondamenta dell’umana convivenza. Da Papa Francesco la Reggenza ha ottenuto parole di conforto e di rassicurazione, un appello all’unità e alla fraternità solidale, una sollecitazione a tutelare i più deboli e un invito ad adoperarsi, sempre e comunque, con generosità e impegno, per il bene dei suoi cittadini.
Grazie, Gentile Eccellenza, per rendersi devota portavoce di quei valori e principi che si inscrivono nello stesso patrimonio storico e culturale della Repubblica e che l’hanno resa un esempio fulgido nel mondo.
Un saluto deferente e un cordiale benvenuto in Repubblica va ai Rappresentanti del Corpo Diplomatico e Consolare oggi convenuti, che accogliamo con sentimenti di stima e amicizia profondi, rivolgendo loro un accorato e sincero ringraziamento per aver voluto testimoniare, con la presenza, la vicinanza e quella prossimità e sostegno reciproco, cui deve aspirare la famiglia delle Nazioni. Allo stesso tempo un pensiero grato va altresì ai rappresentanti diplomatici e consolari che ci seguono a distanza in ossequio alle disposizioni vigenti. In questo periodo di pandemia la Repubblica di San Marino ha toccato con mano la concretezza delle solide e proficue relazioni bilaterali e multilaterali; ha interloquito costantemente con i Paesi e gli organismi che oggi siete qui a rappresentare, consapevole che la straordinarietà del momento richiedesse una forma rinnovata di efficace cooperazione internazionale. Grazie ai rapporti bilaterali e multilaterali sviluppati negli anni, in uno spirito di proficua collaborazione e mutua solidarietà, sentiamo oggi il dovere di richiamare e riconoscere la concreta disponibilità e il conseguente generoso sostegno che tanti Paesi amici ci hanno offerto, in una contingenza in cui ancora più forte risultava il nostro dovere, morale e istituzionale, di aiutare e proteggere i nostri cittadini.
Siamo altresì lieti ed onorati di accogliere oggi in questa Sala il Dottor Angelo Borrelli, dal 2017 al febbraio 2021 Capo del Dipartimento della Protezione Civile, che oggi rende onore alla Repubblica attraverso l’accoglimento dell’invito a ricoprire il ruolo, tradizionalmente caro al Popolo sammarinese, di Oratore Ufficiale della Cerimonia di Insediamento. Le siamo particolarmente grati e riconoscenti, Gent.mo Dott. Borrelli, per essere in mezzo a noi con l’autorevolezza e l’esperienza che La precedono e che L’hanno distinta, con meriti assoluti, anche nell’impegno incondizionato a fronteggiare la pandemia, nell’alto ruolo ricoperto di Commissario per l’emergenza Covid 19. La progressiva escalation dell’epidemia nell’anno passato che, purtroppo, sta turbando anche questi primi mesi del 2021, ha richiesto alla Protezione Civile sforzi straordinari che, offerti con spirito d’abnegazione e dedizione assoluta, hanno sensibilmente contribuito a sostenere la risposta nazionale italiana alla lotta al Covid 19. Il Suo volto e la Sua immagine sono stati per tanti mesi più eloquenti di qualsiasi dichiarazione; la Protezione Civile è un baluardo essenziale per le emergenze, previste, prevedibili o totalmente sconosciute. San Marino è orgogliosa di intrattenere da tempo relazioni, istituzionali e personali, con l’importante presidio e con la Sua persona; la singolarità di tali relazioni ha consentito di annoverare oggi strumenti significativi di fruttuosa collaborazione e di mutua assistenza, di cui Le saremo per sempre grati. Ne è la più recente conferma anche la firma, avvenuta in questa settimana, del rinnovato Protocollo d’Intesa bilaterale in materia di protezione civile.
La Reggenza è altresì lieta e onorata di accogliere con sentimenti di amicizia e stima profondi l’Ambasciatore d’Italia e Vice Decano del Corpo Diplomatico e Consolare, Sua Eccellenza Sergio Mercuri, cui ci legano rapporti cordiali ed esclusivi, ispirati alla feconda e antica collaborazione che unisce i due Stati. L’Ambasciatore Mercuri si è posto, dall’avvio del suo alto mandato, quale interlocutore attento e disponibile nei confronti delle Istituzioni sammarinesi, portando con sè un’esperienza consolidata di relazioni, di mediazioni e di negoziati; requisiti tutti che abbiamo apprezzato da subito, anche per la necessità cogente di rapportarci con il nostro partner naturale, la Repubblica Italiana, nello scambio, dialettico e concreto, di mutuo sostegno. L’Italia è da sempre al nostro fianco nelle sfide più importanti; abbiamo di recente constatato la volontà di mantenere aperto e costruttivo il confronto a livello tecnico e politico sulle collaborazioni in corso e sui progetti in divenire, cui si è aggiunta, nell’ultimo anno, la situazione di pandemia, che ha inevitabilmente rafforzato la cooperazione, per il nostro status di enclave tra territori e regioni particolarmente colpiti.
La nostra storia è ricca di episodi, più o meno sporadici o prolungati, di intensa e fraterna assistenza che onorano le nostre tradizioni e gratificano i nostri Popoli; così come offrimmo ospitalità e sostegno a tanti cittadini italiani per svariate ragioni in cerca di asilo, così sentiamo oggi di poter confidare nell’amichevole interlocuzione italiana a livello nazionale e internazionale, particolarmente europeo. Nella scelta di voler percorrere un avvicinamento alle Istituzioni comunitarie che si ponga in linea con le nostre peculiarità e il nostro cammino, sappiamo di poter confidare sull’amica Repubblica Italiana, per un’adeguata rappresentazione delle singolarità e prerogative sovrane dell’antica Repubblica; prosegue infatti con chiara determinazione ed è in atto una sensibile accelerazione impressa al percorso negoziale in corso, volto al raggiungimento di un Accordo di associazione, che consentirà alla Repubblica di poter accedere al più ampio mercato regionale europeo.
La Reggenza porge il proprio benvenuto in Repubblica e accoglie con viva soddisfazione in questa Sala l’Onorevole Ivan Scalfarotto, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno della Repubblica Italiana, cui rivolge sentimenti di stima e amicizia autentici. L’Onorevole Scalfarotto ci ha accompagnato più di recente in un percorso di particolare ed effettivo rilancio della collaborazione bilaterale, manifestando volontà e disponibilità piene a favorire la prosecuzione del dialogo con la controparte istituzionale italiana e ad aprire nuove opportunità di confronto. Grazie, Onorevole, per questa Sua apprezzata propensione a coniugare l’alta professionalità che La distingue all’amabilità della Sua costante vicinanza.
Avremmo certamente desiderato affacciarci al nuovo semestre in condizioni di ritrovata serenità in rapporto alla situazione sanitaria, economica e sociale, vivendo anche in prima persona il legittimo disagio e le pressanti aspirazioni al superamento della pandemia; il virus ci ha colto all’improvviso e si è diramato a livello globale, non conoscendo barriere né frontiere. Ha portato con sé un carico di paura, di sconforto e di tanti, troppi lutti che anche San Marino ha subito e commemorato, in memoria dei tanti sammarinesi deceduti. Ha posto tutti, per la sua configurazione planetaria, in una spirale di distacco e di sospetto, che ha spinto gli Stati ad erigere vecchie e nuove barriere, contribuendo ad aggravare crisi tra loro fortemente interrelate quali quelle climatica, alimentare, economica e migratoria.
Volgendo lo sguardo al nostro interno, desideriamo riconoscere alla nostra comunità il merito di aver saputo e di saper fronteggiare il momento con coraggio e con lucida determinazione. Nell’affrontare questo semestre, che ci auguriamo possa aprirsi ad una piena ed effettiva primavera non soltanto ancorata al risveglio della natura, non possiamo sottacere il più recente periodo, caratterizzato da una vasta azione di contenimento del virus, che ha impegnato il Governo, le forze politiche, i presidi sanitari, le forze dell’ordine, la Protezione civile e tutti i cittadini chiamati a vario titolo ad uno sforzo senza precedenti, mirato alla protezione della popolazione, in primis dei più vulnerabili.
Non sarà mai adeguato e rispondente all’impegno di ognuno, il pensiero grato, affettuoso e fraterno della Reggenza verso ogni operatore, per aver lavorato alacremente, con sacrificio e abnegazione, in un gioco di squadra che rimarrà indelebile nelle pagine della nostra storia recente.
Amiamo profondamente il nostro Paese anche per questa straordinaria componente solidale che, talvolta sopita, non manca di stupire nei momenti del bisogno; quella forza propulsiva che ha difeso e tutelato nei secoli la nostra sacrosanta libertà. Oggi siamo speditamente incamminati verso la messa in sicurezza dei nostri cittadini, operata a mezzo di un efficiente piano di vaccinazione, reso possibile da una lungimirante valutazione delle più adeguate forniture vaccinali. Siamo orgogliosi dei risultati ad oggi raggiunti, che non devono comunque indurci ad allentare le misure di contenimento e gli atteggiamenti individuali, nel doveroso rispetto per la nostra e altrui integrità. In questa alta occasione istituzionale, che consente di rivolgerci direttamente ai nostri cittadini nel tradizionale collegamento televisivo, desideriamo far giungere loro la fiduciosa aspettativa di un traguardo che sentiamo vicino, così come sentiamo vicino il recupero e il rilancio delle attività economiche, la ripresa del ritmo naturale che scandisce i tempi e le modalità di convivenza della nostra popolazione, cui sono state dolorosamente ma doverosamente imposte perduranti disposizioni restrittive e divieti alle rituali ed istintive forme di socialità.
Di pari passo con i provvedimenti urgenti che potranno ulteriormente adottarsi per sostenere le categorie in difficoltà e con le necessarie riforme, la Reggenza porrà al centro delle priorità istituzionali la più ampia tutela dei suoi cittadini e scenderà in mezzo a loro, con disponibilità piena e pieno riconoscimento delle legittime aspettative.
Saremo vicini e al fianco delle Famiglie sammarinesi, che rappresentano il fondamentale baluardo sociale, produttivo e umano della società, e che oggi portano con loro la stanchezza e lo scoramento di un anno certamente inedito e gravoso. Nell’alto ruolo che ci accingiamo a ricoprire, saremo particolarmente ricettivi e garanti della solida tenuta della famiglia e della necessità di assicurare ad essa risorse adeguate, protezione sociale per i nuclei vulnerabili e politiche incentivanti per i giovani.
Carissimi giovani della nostra Repubblica, siamo fortemente consapevoli delle perduranti privazioni cui siete stati sottoposti e del sacrificio innaturale che vi è stato chiesto, per bloccare la diffusione del virus, soprattutto laddove è fisiologico il rapporto di vicinato, e dunque nei luoghi della formazione, della ricreazione e dell’aggregazione; al di là della necessaria prudenza e delle limitazioni ai contatti fisici imposte nell’attuale crisi pandemica, confermiamo con assoluta convinzione quanto la vita umana sia fatta di relazioni, quanto le relazioni siano la linfa della crescita, dello sviluppo e dell’equilibrio psico-fisico delle persone e delle comunità, e quanto abbiano necessità di condivisione, di scambio ravvicinato e di dialogo profondo.
Sovraintenderemo con la più alta attenzione allo sviluppo della situazione, per garantirvi la sicurezza di un pieno ripristino di quelle condizioni e pratiche, condotte d’abitudine, che accompagnano naturalmente la vostra crescita. Siete Voi, carissimi Giovani della Repubblica, la nostra risorsa più grande, l’attuale speranza delle vostre famiglie e il futuro volano dell’economia del nostro Paese; per queste ragioni le vostre aspirazioni, i vostri talenti e l’energia di cui disponete, saranno al centro delle politiche incentivanti, mirate a promuovere e favorire provvedimenti e opportunità nuovi.
Siamo altresì vicini ai nostri lavoratori, alle categorie del commercio e dell’impresa, e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno subito duramente l’emergenza sanitaria e sono oggi chiamati a gestire gli effetti delle pesanti restrizioni imposte. A costoro va riconosciuto con merito un atteggiamento responsabile e un alto senso di appartenenza ad uno Stato, che ha dovuto affrontare in prima linea e senza aiuti esterni la contrazione economica già appesantita da una crisi pregressa. Le misure adottate dall’Esecutivo, in un articolato confronto istituzionale, sono oggi la risposta concreta per tutte le categorie economiche e definiscono una prima traiettoria di rilancio futuro.
Con fiducioso ottimismo San Marino ha adottato provvedimenti strategici e lungimiranti in ambito finanziario, per l’ulteriore sviluppo di questo settore nevralgico; sta varando progetti di riqualificazione ambientale, amministrativa e di rilancio turistico; caratterizzerà l’anno in corso con una ponderata stagione di riforme. Sono e saranno misure destinate a promuovere le nostre risorse lavorative, le nostre imprese, le attività del commercio, e in generale a valorizzare il nostro capitale umano e la dignità della nostra forza lavoro.
Consentiteci inoltre di richiamare un risultato indiscutibilmente ascrivibile al periodo più recente, legato al risveglio della coscienza del nostro territorio, alla bellezza e alla autenticità dei suoi angoli tutt’ora sconosciuti a tanti cittadini e che hanno sviluppato un sentimento di protezione e valorizzazione, da coniugarsi al più noto concetto di sostenibilità. Abbiamo visto verso quali insondabili e devastanti esiti l’umanità incorre quando non tributa il dovuto rispetto alla flora e alla fauna del Pianeta. La nostra Terra è la nostra ricchezza, l’habitat in cui convive la storia e la contemporaneità, il felice connubio di civiltà rurale e urbana che, in quanto tale, necessita delle più attente politiche ambientali. Di questo straordinario mosaico di bellezze, di valori e di differenti vocazioni, siamo noi cittadini i difensori della sua tenuta e gli Ambasciatori nel mondo, per un’adeguata promozione del suo modello virtuoso.
E’ in questo spirito che vogliamo porci vicini e al servizio dei nostri cittadini: con l’umiltà che la crisi ci ha insegnato a risvegliare e a richiamare in coloro che l’avevano sacrificata a logiche meramente utilitaristiche, con la saggezza dei nostri pater familias, che invita al coerente esercizio della cosa pubblica e al ricorso costante alle buone pratiche, radicate in secoli di storia virtuosa, con il più alto senso dello Stato, che chiama ad una responsabilità piena nella strenua difesa di tutti i cittadini, nel rispetto del principio cardine di uguaglianza e non discriminazione che non può e non deve lasciar spazio all’arbitrio.
Nello stesso spirito la Reggenza rivolge un accorato invito a tutti i cittadini affinché prevalga un vero e proprio sentimento di speranza; quella speranza di cui profeticamente parla il grande Dante Alighieri, oggi di rinnovata attualità, nel settecentesimo anniversario della sua morte: per il Sommo Poeta, che anche la Repubblica ha in animo di celebrare nell’anno in corso, la speranza è una certezza, ancor più nei momenti di sconforto che inducono a levare le migliori energie, intellettuali e morali, per poter godere della pienezza dei risultati.
Oggi ai nostri amati cittadini dedichiamo l’impegno incondizionato delle nostre Istituzioni e delle nostre alte funzioni, per garantire loro una serenità effettiva e la possibilità di riprendere l’innata propensione all’abbraccio fraterno.