Legge di Bilancio, maggioranza: "base di partenza ragionevole ed equa"; opposizione:"non c'è rilancio e il pareggio è un un falso obiettivo"
“E' un bilancio da libro dei sogni” - attacca la Dc - “senza tutele di certezza del diritto né interventi di sviluppo e che mette le mani – avvertono Gatti e Cardelli – nelle tasche dei sammarinesi”.
“Un approccio “repressivo” per Iro Belluzzi “ in cui manca l'individuazione di un modello economico”. “Nessuna novità - aggiunge Capicchioni - ma una semplice quadratura dei conti in cui si copre il disavanzo strutturale con provvedimenti straordinari”. Rincara la dose Alessandro Mancini: “c'è uno schema contabile molto asciutto dove si persegue il pareggio di bilancio senza tenere conto delle numerose garanzie offerte dallo Stato”. Per la maggioranza è una legge “responsabile, un punto di partenza ragionevole”. “Un provvedimento estremamente equilibrato”, dice Eva Guidi e l'allargamento della base imponibile la direttrice su cui muoversi”.
“E' più equo non tassare il reddito ma l'uso del reddito - afferma Matteo Ciacci che invita a un cambiamento culturale. “La domanda non è “se” ma “come” cambiare”. Fabrizio Francioni si dice sicuro che l'indomani dall'approvazione della legge il paese sarà diverso, con nuove entrate che non peseranno né sulle famiglie né sulle imprese. L'unico neo – dice Luca Santolini - è la minimum tax, necessaria nell'ottica del pareggio. Naturalmente – aggiunge – occorre agire sul versante dell'accertamento dei redditi. “Nella lotta all'evasione fiscale il governo si sta muovendo”, precisa Lorenzo Lonfernini. “Sta per nascere l'indice ICEE ed è stato emesso un bando per rafforzare l'ufficio tributario con figure di esperti”. Sul contenimento della spesa corrente arriva l'invito bipartisan al coraggio. “Dobbiamo toccare sacche di privilegio storiche” - dice Nicola Selva, che si sarebbe aspettato – dice - un piano più dettagliato su tagli e controllo delle spese di ogni segreteria e dipartimento, maggiore capacità nello snellire uffici pubblici e maggiore controllo degli enti vicini allo Stato. Invita infine il Governo a uno sforzo concreto su sviluppo e rilancio. Chiede di incentivare turismo e commercio inserendo fra prima e seconda lettura le proposte delle associazioni di categoria.