Legge editoria: "Confronto aperto con Strasburgo"
ll peso dell' argomento, diventato nodo critico in tema di diritti umani dopo la bocciatura del Commissario Muiznieks, trapela dalla prontezza con cui il Segretario Belluzzi si precipita a Strasburgo e dal tempo che il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa dedica al confronto sulla legge sull'editoria di San Marino nei giorni clou dell'assemblea parlamentare.
Un'ora di colloquio, “dai toni cordiali e distesi”- fa sapere Belluzzi – focalizzata su elementi non "del tutto recepiti durante la recente visita a san Marino".
A pochi giorni dall'arrivo in Consiglio della nomina dell'Authority, 'nodo' principale evidenziato dal commissario, il segretario Belluzzi all'accusa del tentativo di regolamentare i media risponde con una premessa: “la parte che è stata elemento del contendere deve essere ancora scritta, e lo faranno gli operatori dell'informazione” ed un impegno preso al tavolo col Commissario: con Strasburgo si terrà aperto il confronto, per una valutazione indispensabile prima che diventi norma
La palla resta sul campo degli operatori dell'informazione ripete il segretario Belluzzi, riferendosi al stesura di codice deontologico ed eventuali sanzioni. Certo nel direttivo della Consulta il clima non è esattamente favorevole alla stesura del codice-perno della professione: oggi il neo presidente Luca Salvatori si è dimesso ufficialmente. “Mi è dispiaciuto- commenta il segretario Belluzzi- credo potesse essere una professionalità in grado di mediare le varie posizioni. Mi auguro che il lavoro prosegua, per dare risposta adeguata alla necessità di riconoscimento di una intera categoria”