Legge elettorale: Direzione approva la proposta PSD
La proposta del PSD per la riforma della legge elettorale incassa l’approvazione del proprio consiglio di direzione, che ai dirigenti conferisce il mandato per proseguire il confronto con le altre forze politiche. Considerata fortemente innovativa, la bozza incontra i favori della base PSD, in particolare proprio per il cosiddetto secondo turno, la possibilità cioè di votare in una prima tornata le forze politiche e successivamente, a distanza di tre settimane, la coalizione di governo. Una innovazione, spiegano i vertici del PSD, che consente di mantenere il sistema proporzionale apportando solo qualche correttivo. 'Le coalizioni preventivamente dichiarate – afferma il Segretario, Mauro Chiaruzzi - sono una possibilità, ma non possono essere un obbligo. Di qui la nostra scelta. Nella prima consultazione gli elettori voteranno le singole liste, e poi si pronunceranno sui governi. Questo – aggiunge Chiaruzzi – conferisce un peso maggiore al voto degli elettori e introduce quello che noi chiamiamo un premio di stabilità. La maggioranza eletta cioè sarà messa in condizione di governare e, in caso di crisi, costretta a tornare alle urne, evitando le vecchie deleghe in bianco e i ribaltoni che hanno segnato gli ultimi anni'. Tocca a Massimiliano Casali spiegare la portata del doppio turno. “Crediamo – afferma – che le coalizioni prima del voto difficilmente possano determinare coesione: ogni forza sarà concentrata a ricavare il maggior beneficio individuale per accrescere il proprio peso. Il secondo turno invece – dichiara – registrerà il vero sforzo comune della coalizione”. 'E’ una proposta aperta – sottolinea il Presidente, Giuseppe Morganti – che potrà accogliere eventuali integrazioni o modifiche, sulla quale vogliamo la massima condivisione. Difendiamo fortemente il sistema proporzionale – aggiunge Morganti – portatore di valori di rappresentanza degli elettori, rispondiamo alle sollecitazioni di un maggior potere nella gestione dello Stato che arrivano dai cittadini'. Morganti replica a chi evidenzia il costo economico del secondo turno: 'la democrazia – afferma – non è un costo, è giusto che il paese investa in questi aspetti'. 'E’ una proposta – aggiunge il capogruppo Fiorenzo Stolfi – che dimostra la volontà di arrivare fino in fondo con questa riforma. Un tema sul quale – aggiunge - ci sono molte enunciazioni di principio ma poche proposte concrete. Dalle altre forze – aggiunge Stolfi – ci aspettiamo altrettanto coraggio e altrettanta volontà. Il giudizio sul Governo Straordinario dipenderà dalle cose che riuscirà a portare a compimento in quest’ultimo scorcio di legislatura, dove si appresta a raccogliere il frutto del lavoro portato avanti nei mesi scorsi'.
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