Legge elettorale, il problema è il voto estero

Legge elettorale, il problema è il voto estero.
Sul fronte politico la giornata appare tranquilla, dopo il turbine di martedì che ha visto tutte le forze politiche avvicendarsi a Palazzo Pubblico per presentare alla Reggenza le rinunce e quindi per sancire la chiamata anticipata al voto. Giovedì si terrà l’incontro preparatorio concordato per definire le modifiche alla legge elettorale, che saranno affrontati nella sessione consiliare di lunedì. Da capire c’è la condivisione sulla volontà, espressa da Sinistra Unita, di prevedere emendamenti che possano modificare sostanzialmente alcuni aspetti. "Un intervento - spiega SU - per superare fenomeni distorsivi che hanno determinato un aumento della conflittualità politica". Il riferimento è al voto estero, alla possibilità cioè di prevedere, da parte degli elettori residenti fuori territorio, di esprimere il solo voto di lista e non quello di preferenza dei candidati. Sinistra Unita, che martedì sera ha nominato Alessandro Rossi Coordinatore politico e portavoce, definisce la modifica possibile, un gesto positivo che potrebbe far nascere una nuova politica, più radicata nel territorio. Giovedì sera Alleanza Popolare riunirà il proprio coordinamento e martedì sarà la sua Assemblea a dare il via libera per i confronti tesi alla formazione della coalizione che si dovrà presentare agli elettori.

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