Legge sull'editoria, la soddisfazione del Psd
Una norma da tanto tempo attesa ed invocata,al punto che la cittadinanza con una Istanza d’Arengo approvata in Consiglio, ne richiedeva una tempestiva adozione.
La legge si propone principalmente l’obiettivo di garantire il giusto equilibrio tra il diritto-dovere di informare e il diritto alla riservatezza e all’etica, nel rispetto della trasparenza ma anche della responsabilità di chi opera.
La legge approvata riconosce e regolamenta, per garantirne la professionalità e la dignità, la professione del giornalista con il fine di contribuire alla coscienza critica della cittadinanza attraverso l’azione di professionisti che siano deontologicamente garanti di una corretta informazione.
Il PSD e la coalizione San Marino Bene Comune rimandano al mittente tutte le accuse che parlano di un provvedimento liberticida, qualificandole come infondate ed ingiustificate, ma anzi riconosce al Segretario Belluzzi il coraggio di aver affrontato e portato a compimento, con determinazione e senso di responsabilità, il problema del vuoto normativo in materia di informazione.
La norma approvata impone che per ogni prodotto editoriale siano conosciuti i nomi dei soci degli editori, i capitali usati e le modalità di finanziamento, questo perché non resti più occulta la proprietà di nessun prodotto giornalistico, a vantaggio della libertà di informare e del diritto dei cittadini di essere informati correttamente.
Agli operatori dell’informazione, riuniti insieme nella Consulta, spetteranno la libertà e la responsabilità di scrivere ed adottare il Codice Deontologico, cioè le regole che l’Authority dovrà far rispettare.
L’Authority sarà un organismo a composizione mista ed attentamente equilibrata, in cui nessuno dei rappresentanti potrà prevalere sull’altro, a garanzia di equilibrio e misura nel proprio operato.
Ci dispiace che qualche operatore dell’informazione abbia voluto utilizzare questo provvedimento per attacchi e insinuazioni rivolti a singoli destituiti da ogni fondamento, non avendo ancora compreso che il PSD e suoi esponenti impegnati nelle Istituzioni non agiscono come “battitori liberi”, ma le loro proposte vengono discusse nel Partito e nella maggioranza, confrontandosi ad ampio raggio, per farle diventare poi provvedimenti di tutti, come hanno confermato nel dibattito i Consiglieri di maggioranza intervenuti.
Sappiamo bene che ogni cambiamento provoca delle resistenze, soprattutto nel campo di chi opera nel settore interessato, lo abbiamo già vissuto per altri settori. Questo però non può fermare l’evoluzione del sistema Paese, che deve mantenersi al passo con i tempi, puntando sempre a migliorare, per interfacciarsi col mondo.
Comunicato stampa Psd