
Arriverà verosimilmente domani pomeriggio l'approvazione della cosiddetta legge sviluppo. Quando alle 20 la Reggenza ha dichiarato chiusa la seduta, così come previsto dalla convocazione, l'esame del provvedimento era giunto all'articolo 44, su 49 totali. I lavori pomeridiani, in Consiglio, si sono svolti, prevalentemente, in un clima piuttosto disteso che ha consentito l'approvazione di 21 articoli. Ridotti al minimo gli interventi dai banchi di maggioranza e di fatto il confronto in aula è stato tra il Segretario Gatti da un lato e alcuni consiglieri di opposizione dall'altro. Tra le novità del capo 1, denominato “Misure per il Consolidamento, lo sviluppo economico e il contenimento dei costi” il tetto del 10° livello per il personale politico delle segreterie di stato, alcune modifiche alle norme sulle successioni e l'apertura alle 'donazioni tra coniugi' – ad oggi vietate – o a soggetti uniti civilmente. In merito al capo 2 – disposizioni in materia fiscale – le opposizioni hanno fatto notare al Segretario Gatti che si introducono modifiche, nonostante l'annunciata riforma Igr entro l'anno, mentre gli emendamenti delle minoranze vengono spesso respinti, con la giustificazione che è in arrivo un pdl in materia. Tra le novità il raddoppio, dal 5 al 10%, del credito imposta che le banche potranno utilizzare ogni anno ed anche l'abrogazione della legge secondo la quale le fondazioni devono detenere la maggioranza nella proprietà degli istituti di credito. “Se si vuol favorire la vendita della Banca di San Marino ad investitori esterni, lo si dica chiaramente” ha commentato Emanuele Santi di Rete. Nicola Renzi, di Repubblica Futura, ha esortato ad una riforma organica del settore bancario sammarinese: “Se non si fa – ha dichiarato – non arriverà l'accordo con l'Unione Europea o se arriverà, escludendo il settore bancario/finanziario, sarà un accordo monco”. A sostegno delle piccole imprese, con ricavi inferiori ai 40mila euro, eliminato l'obbligo di versamento del minimo contributivo. Per Fabio Righi, di Domani Motus Liberi, occorre ad ogni modo, un riordino degli incentivi, in base a una visione che però – ha detto – manca da troppo tempo. Istituita l'Unità Operativa a supporto di imprese e cittadini per l’Unione Europea: ribadita da Dml la necessità di una maggiore consapevolezza della cittadinanza, sull'accordo con l'Ue. Da Rf e Rete obiezioni, principalmente di metodo; pieno sostegno, invece, dalla maggioranza. Il via libera definitivo del pdl è atteso, dunque, nella seduta che si apre domani alle 14. A seguire si voterà l'ordine del giorno delle opposizioni sul caso “San Marino World” in tema di residenze fiscali non domiciliate.