Legge Sviluppo: al tavolo con categorie e sindacati c'è un nuovo testo. Previsto abbattimento generale dell'aliquota

Nell'ultimo mese non sono mancate dure critiche alla legge. E' una lunga partita per trovare la mediazione. Il Segretario al Lavoro va avanti con gli incontri. “L'obiettivo – spiegano dalla maggioranza – è arrivare ad un testo il più possibile condiviso”. Adesso.sm vuole portare la legge in seconda lettura a settembre, per chiudere poi il cerchio con sportello unico e agenzia per lo sviluppo. Approda sul tavolo il nuovo testo, con modifiche e nuovi articoli.
Una novità riguarda l'assunzione dei lavoratori forensi. Se prima si parlava di doppio binario bypassando la burocrazia pagando di più, ora si prevede anche l'assunzione senza aggravio per frontalieri con mansioni e livello non reperibili a San Marino. Se dovesse passare, sarà possibile applicarlo dal primo gennaio del 2018, dato che richiederà una definizione puntigliosa delle liste di avviamento al lavoro. L'Ufficio dovrà quindi adeguarsi. E' stato anche previsto un abbattimento generale dell'aliquota di mezzo punto, dal 17% al 16 e mezzo. Rimane invariato l'incentivo fiscale per l'assunzione di lavoratori sammarinesi. Le categorie attendono la consegna del testo. C'è però già chi, come L'Anis, coglie qualche “debolezza”. La proposta sull'assunzione dei frontalieri non è equilibrata - spiegano gli industriali – perché l'azienda sarà giocoforza costretta a pagare il contributo in più, non avendo la possibilità di motivare la scelta con atri elementi più specifici come la conoscenza delle lingue o la disponibilità alla trasferta”. Insomma, parlare di mansioni e livello per l'Anis è troppo generico. Chiede poi di inserire altre misure come l'eliminazione di alcune festività – il 2 novembre e il Corpus Domini - per incrementare la produttività. Non ritiene poi significativo l'abbassamento dell'aliquota in una politica di incentivazione per attrarre nuove imprese. “Ed entra in contraddizione – dicono - con la previsione della minimum tax nell'assestamento di bilancio”. Pio Ugolini dell'Unas si riserva di valutare le proposte ma non ha dubbi: non si può aumentare il costo del lavoro se si vuole sviluppo. Il problema della compensazione sulla leva fiscale -dice - è relativa perché la leva fiscale agisce una volta che si producono utili mentre l'aumento del costo del lavoro penalizza a prescindere”.

MF

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