'Siamo favorevoli all’istituto del Trust e ad una legge che lo regolamenti, ma contrari all’impostazione del testo elaborato dalla maggioranza'. I Sammarinesi per la Libertà rinnovano una critica già esternata nelle settimane scorse con la richiesta anche di un rinvio della discussione sul provvedimento legislativo. 63 gli articoli in totale, quasi il doppio gli emendamenti preparati dai consiglieri Bollini e Rossi. E’ una battaglia che si annuncia dura quella sul nuovo testo che il governo ha elaborato. 'Una legge – spiegano i sammarinesi per la Libertà, che non risponde alle impostazioni dettate dalla convenzione dell’Aja, ratificata dal nostro paese nel maggio scorso. Quello presentato – aggiungono – si configura più come un mandato fiduciario e non come un istituto del trust'. Ma le critiche non si fermano qui. 'Così come impostata – dichiarano i sammarinesi per la libertà - la legge in questione può prestarsi ad operazioni illecite e favorire in qualche modo il riciclaggio di denaro, contro il quale la Repubblica ha adottato strumenti invece di contrasto'. Contrarietà anche sulla possibilità che il trustee, il curatore cioè del patrimonio, possa essere anche un cittadino non sammarinesi. 'Non ne vediamo le ragioni – afferma Monica Bollini – crediamo invece debba essere riservato ai sammarinesi, anche per assicurare uno strumento di crescita economica, per una opportuna ricaduta interna. Malta ad esempio, – aggiunge – ha scelto di riservare il ruolo del trustee ai soli cittadini maltesi'. 'Da modificare – spiega il Presidente, Giuseppe Rossi – c’è l’intero impianto del provvedimento, al fine di garantire la massima chiarezza e trasparenza. Vedremo – dichiara – quale sarà l’atteggiamento della maggioranza, se dimostrerà o meno la volontà di confrontarsi e di accettare il contributo di altre forze politiche'. 'Il testo presentato in prima lettura – conclude il consigliere Bollini – è già stato ampiamente stravolto dalla stessa maggioranza, ma nonostante questo intervento conserva ancora gravi pecche che intendiamo sanare”.
E proprio oggi la legge del trust è all’esame della Commissione consigliare permanente alle Finanze. Si discute del testo legislativo che regolerà l’istituto del Trust, strumento di tutela dei patrimoni che affonda le sue radici nel medio evo inglese. Attraverso il Trust, istituto di diritto anglosassone, si permette di trasferire a un soggetto (trustee) beni mobili e immobili per realizzare scopi specifici. Da tempo in Repubblica è aperto un dibattito sulla sua adozione e nel maggio scorso San Marino ha ratificato la convenzione dell’Aja del 1985, che di fatto rende possibile la creazione anche sul Titano di questo strumento. 63 gli articoli di legge in totale. Una volta adottata quella sammarinese sarebbe la prima legge in materia in lingua italiana.
E proprio oggi la legge del trust è all’esame della Commissione consigliare permanente alle Finanze. Si discute del testo legislativo che regolerà l’istituto del Trust, strumento di tutela dei patrimoni che affonda le sue radici nel medio evo inglese. Attraverso il Trust, istituto di diritto anglosassone, si permette di trasferire a un soggetto (trustee) beni mobili e immobili per realizzare scopi specifici. Da tempo in Repubblica è aperto un dibattito sulla sua adozione e nel maggio scorso San Marino ha ratificato la convenzione dell’Aja del 1985, che di fatto rende possibile la creazione anche sul Titano di questo strumento. 63 gli articoli di legge in totale. Una volta adottata quella sammarinese sarebbe la prima legge in materia in lingua italiana.
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