Leo Marino Poggiali: "fatti senza attinenza con l'incarico politico". Reazioni dalle opposizioni
Ma il caso scuote la DC, dove è confronto aperto dopo le dichiarazioni, da un lato, del segretario Marco Gatti sulle eventuali dimissioni - "Sarà Poggiali a prendere una decisione" - dall'altro, del presidente uscente Teodoro Lonfernini che chiede di sapere "se qualcuno, pur essendone a conoscenza, abbia tenuto nascosta la notizia al partito". Confronto aperto in seno al partito, cui non mancherà proprio Leo Marino Poggiali che nella nota scrive: "Al mio rientro incontrerò la dirigenza per una decisione condivisa sul mio mandato".
Il caso giudiziario diviene politico: per Cittadinanza Attiva attesta "il grado di inadeguatezza del gruppo dirigente del primo partito di maggioranza, per cui il nome di Poggiali va ad affiancarsi a quello di molti altri uomini di punta della DC, toccati da gravissime questioni giudiziarie". Cittadinanza attiva le ripercorre una ad una per concludere: "La storia politica di San Marino è una storia tutta democristiana di arricchimento barbaro, grigiore e corruzione e deve finire". Diversa lettura da Per San Marino che in una nota, citando anche il conto Mazzini dice: "la DC è il vero bersaglio di alcuni guardiani della moralizzazione che vogliono disossare la Balena Bianca per darla in pasto a un nuovo soggetto politico conservatore".
Annamaria Sirotti
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