REFERENDUM IVG

Libera, a favore del Sì, incontra Karen Pruccoli del Comitato Promotore: "Libertà di scelta per le donne"

“La gravidanza si interrompe al nono mese solo con il parto”. Karen Pruccoli del Comitato per il Sì al referendum sull'Ivg, nel confronto promosso da Libera, evidenzia da subito “le falsità – dice - diffuse dal Comitato contrario con i nuovi manifesti; affissioni che sono parte di una strategia per creare confusione e paura”. Il tutto, per la rappresentante di Uds, si dimostra anche “offensivo della pratica medica e per il legislatore; non fa bene al normale processo democratico dove il cittadino deve essere correttamente informato – sottolinea - per fare una scelta seria e consapevole”.

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Ma se vincesse il No cosa succederebbe? “Rimarremmo come adesso - risponde Marica Montemaggi per Libera - nella più completa ipocrisia. Le donne continuerebbero ad abortire, fuori territorio, in solitudine e senza il sostegno del proprio Stato. Vincerebbe anche la considerazione che la donna sia un contenitore che debba diventare madre ad ogni costo.

Pruccoli e Montemaggi inoltre sgombrano il campo da scenari folli di aborto deregolamentato qualora invece vincesse il sì. In realtà – spiegano – ci sarebbe l'opportunità di creare quello strumento normativo che lascerebbe finalmente la donna libera di scegliere; così come già avviene in Italia da ben 43 anni. Un accenno anche alle direttive dell'Europa in materia: “La maggior preoccupazione a livello europeo – conferma Montemaggi - è infatti quella di garantire l'accesso all'Ivg per le donne, un monito anche per i medici obiettori di coscienza”.

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