Libera: "A rischio la credibilità internazionale di San Marino"
“A rischio la reputazione e l'immagine di un paese con tradizioni millenarie, noto nel mondo per essere terra di pace, risolutore di conflitti. Non viviamo di solo turismo”. A preoccupare Libera non solo i contenuti della lettera del Commissario dei Diritti Umani, ma il fatto di averne saputo dalla stampa. “Non solo il Governo ha nascosto una comunicazione fondamentale, ma la stessa lettera – dice Dalibor Riccardi – non è stata presa dalla maggioranza nella dovuta considerazione”. “Il fatto che San Marino rimanga in evidenza per giorni sul sito del Consiglio d'Europa – ribadisce Eva Guidi – diventa anche un problema di politica estera, con implicazioni diplomatiche ed economiche, soprattutto alla vigilia delle valutazioni del Moneyval, del Greco e durante il percorso di associazione all'Unione Europea”.
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Giuseppe Morganti, membro del Consiglio d'Europa, non nasconde la sofferenza nel leggere di San Marino nella metà degli articoli del Coe. “La nostra forza – dice – è la credibilità internazionale. Se bruciamo questo pozzo di petrolio creiamo un danno alla nostra storia millenaria”. Grave, per Libera, l'aver sminuito la portata della missiva, “non un semplice scambio di lettere ma un vero e proprio avvertimento”, anche se con linguaggio diplomatico. “Dal Consiglio d'Europa ci dicono di aspettare il giudizio del Greco prima di fare qualsiasi altra cosa” – spiega Morganti, “nel frattempo però si sono riuniti Consiglio Giudiziario Plenario e Commissione Esteri – aggiunge Alessandro Bevitori – e di quella lettera non si è fatto menzione. Un atto così grave non si era mai verificato”. Chiede di fermare "questa guerra fratricida". Che non farà vinti ma un solo sconfitto: il Paese".