Libera: ”Dopo le azioni del Governo i processi andranno avanti?”. Il 14 ottobre serata pubblica sulla situazione del Tribunale
Invitati anche esponenti di maggioranza
Mozione di sfiducia da intendersi non come atto conclusivo ma atto iniziale perché altri ne seguiranno. Libera insiste sulla doverosità dell'azione di contrasto intrapresa dall'opposizione verso l'operato del Segretario di Stato Massimo Andrea Ugolini. Parla di situazione scellerata della giustizia, Michele Muratori, diretta conseguenza di un piano studiato a tavolino che ha minato la credibilità del Tribunale, praticamente azzerandola, dentro e fuori territorio. “Dispiace – dice – il silenzio sul tema da parte della società civile a cui forse non è stato concesso di comprendere appieno cosa stia realmente accadendo”.
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Di qui, in ottica trasparenza, la serata pubblica organizzata per mercoledì 14 ottobre alle 21.00 alla sala Montelupo di Domagnano. Incontro a cui sono stati invitati lo stesso Ugolini e Matteo Zeppa in qualità di Presidente della Commissione Affari di Giustizia. “Un momento utile sia per confrontarsi – osserva Matteo Ciacci – sia per sfidare, in un certo senso, sul suo terreno la maggioranza. Ci auguriamo che partecipino e non si nascondano dietro un dito”. Secco Vladimiro Selva: “E' impensabile – afferma - che sia questo Segretario a gestire la fase di riforma dell'ordinamento giudiziario. C'è un problema di sostanza – aggiunge - dato che non ha mai risposto a domande specifiche, anche in maniera sfacciata. E quando lo ha fatto, dicendo ad esempio di non sapere se l'approvazione della legge di interpretazione autentica potesse avere effetti retroattivi, ha deliberatamente nascosto la verità, come poi si è visto con la cacciata di tre giudici”.
Per Luca Boschi tutto ruota proprio intorno alla volontà di mettere in discussione l'esito dei grandi processi, Mazzini e Tavolucci, che al contrario dovrebbero arrivare a conclusione facendo pagare i responsabili – osserva - sia penalmente, sia nella restituzione del maltolto”. Richiama i contenuti del report del Greco, Eva Guidi: report che a dispetto della lettura che ne dà la maggioranza, - fa notare - riscontra una forte ingerenza della politica sulla magistratura. Al nuovo Dirigente Giovanni Canzio – continua - Libera rinnova il benvenuto auspicando che riporti equilibrio all'interno del Tribunale e crei le condizioni affinché la macchina della giustizia non subisca battute d'arresto ma fornisca le risposte che i cittadini attendono”.
Nel servizio l'intervista a Vladimiro Selva, Libera