ASSESTAMENTO BILANCIO

Libera: "La sterile sopravvivenza politica della maggioranza". E rilancia proposte contro il caro-vita

Rf attacca Pedini Amati: "Non pensa alle strategie politiche per far crescere il turismo". Focus di Demos sulla sanità

Non si ferma l'onda lunga sull'assestamento di bilancio, approvato in Aula il 13 settembre scorso al termine di una “maratona consiliare” caratterizzata da fasi di stallo, prove di accordo e compromessi raggiunti. Se da un lato per la maggioranza si tratta di un passaggio che "certifica la compattezza del Governo", mette in sicurezza i conti ed evidenzia al contempo il “senso di responsabilità” prevalso tra le forze politiche che hanno a cuore il bene del Paese; per le opposizioni, di contro, l'ultimo assestamento porta a constatare la fine della maggioranza. Libera preferisce rilanciare le sue proposte contro il caro-vita.

“Una narrazione autoreferenziale”, quella sull'assestamento da parte della maggioranza, - obietta anche Repubblica Futura - che non tiene conto delle “preoccupazioni espresse da tutta la minoranza, dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni di categoria e neppure da diversi consiglieri della stessa maggioranza”. Da Rf l'accento quindi sull'assenza di strategie, soprattutto nel settore turistico; un attacco al Segretario di Stato competente “che si dedica all’organizzazione degli eventi”, “mentre dovrebbe promuovere le politiche adatte a far crescere il settore – sostengono - ed implementarne le potenzialità”. Un dialogo, infine, quello con le associazioni di categoria, da preservare anziché andare allo scontro: chiaro riferimento al botta e risposta a distanza tra Usc e Segretario sull'andamento della stagione.

E' un focus sulla sanità, infine, quello che propone Demos insistendo sulla centralità della medicina territoriale, del rapporto empatico medico-paziente, perso in questi anni. La politica – sottolinea il movimento - deve intervenire, sostituirsi alla dirigenza "aziendale" e indirizzare la sua operatività, in modo tale da proteggere l’interesse collettivo evitando “lo sbilanciamento sempre più evidente verso le terapie farmacologiche e la telemedicina”.

Nel video l'intervista a Matteo Ciacci, segretario Libera

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