POLITICA

Libera: “Lo sviluppo parte dal rilancio dell'impresa e non dall'indebitamento all'infinito”

Il partito si concentra sui temi economici, parte integrante del programma di Governo

Sullo sfondo il recente report scaturito dalla staff visit FMI di inizio aprile e le ultime dichiarazioni del Segretario alle Finanze Marco Gatti. “I toni trionfalistici possono essere utili in una sana campagna elettorale ma poi bisogna guardare con un po' più di oculatezza la realtà dei fatti” - esorta Matteo Ciacci. Per Libera una lettura più oggettiva dell'andamento economico passa necessariamente dalla riflessione che nell'ultimo anno e mezzo il rilancio sia assolutamente mancato. “Basta indebitare il Paese all'infinito, con il suo ingente carico di interessi passivi - ammonisce - lo sviluppo si genera dalla riduzione del debito puntando sull'economia reale”.

“Combattere la povertà e non la ricchezza”, Monica Bollini usa parole nette per indicare quali siano le politiche economiche da adottare: “Occorre favorire l'iniziativa privata – dice - per reperire le risorse necessarie al Paese. L'imprenditore – osserva inoltre - non va visto come un nemico ma come fautore della crescita”. Va favorita – continua – soprattutto l'iniziativa privata dei nostri giovani, che troppo spesso trovano realizzazione all'estero”. Sottolinea anche l'importanza di stabilire una partnership efficace tra Pubblica Amministrazione e imprese. Critica infine sul debito, “le cui risorse sono in parte impiegate a copertura della spesa corrente senza produrre reddito”.

Gemma Cesarini guarda invece alle politiche fiscali su cui ragionare, come introdurre il regime dei minimi; riorganizzare in un testo unico la grande mole di incentivi fiscali e contributivi a beneficio di chi voglia fare impresa; ricorrere ai fringe benefit per tutelare da un lato il reddito da lavoro e dall'altro ridurre il carico fiscale delle aziende. Materia da trattare in un'ottica di medio-lungo periodo, senza prescindere da una mirata programmazione.

“E' solo attraverso un gettito fiscale robusto e centrate politiche di sviluppo che si possono mantenere alti livelli di stato sociale - scandisce Eva Guidi – ma bisogna creare le condizioni per farlo”. Significa in altre parole intervenire sul problema denatalità, sulla difficoltà di accesso alla casa, insistere su una sanità e un'istruzione di alto livello. E poi le riforme, che lo stesso report del Fondo sollecita, ma “da fare – precisa - né in modo superficiale, né in modo matematico”: dalla politica dei redditi alle pensioni, “con proposte non in direzione dell'austerity ma dell'equità”.

La parola a Generazione Libera infine con Erica Valentini che richiama l'importanza di investire sul capitale umano e sul contatto diretto con le realtà produttive del territorio per conoscerne le esigenze e sapere come intervenire. Il focus è anche sulla formazione che deve essere a 360 gradi, anche nella politica. E lancia l'appuntamento "A scuola di politica" per il 6 maggio alle 21.00 al teatro Titano insieme a Francesca Michelotti ed Emilio Della Balda.

Nel video l'intervista a Monica Bollini, Libera

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